Cronaca / Circondario
Martedì 13 Dicembre 2016
«Naturale che Roberto
si senta minacciato»
La testa di maiale appesa fuori la lavanderia, l’attività è della moglie dell’ex dirigente della Gilardoni X. Solidarietà dal sindaco di Pescate De Capitani
«Siamo molto preoccupati per il nostro capogruppo di maggioranza, Roberto Redaelli e per la sua famiglia, colpiti da un gesto davvero esecrabile. A lasciarci senza parole è l’escalation di violenza nei suoi confronti: dalle scritte ingiuriose, a questo atto intimidatorio. Non possiamo che esprimergli la nostra solidarietà e la nostra vicinanza e augurarci che si faccia luce al più presto».
Il sindaco Dante De Capitani e il gruppo consigliare “Pescate per le libertà” prendono ufficialmente posizione, in merito alla vicenda che ha coinvolto Redaelli. Domenica, ignoti hanno affisso a Malgrate, zona Porto, proprio fuori dal negozio di lavanderia a gettoni della moglie, la testa mozzata di un maiale, insieme a delle nuove scritte ingiuriose, indirizzate contro l’ex direttore del personale della Gilardoni Raggi X di Mandello.
Il primo cittadino afferma: «La giunta, tutto il gruppo consigliare ed io, siamo vicini al consigliere per gli anonimi e vili attacchi culminati in un’intimidazione inaccettabile. Restiamo in fiduciosa attesa che la magistratura faccia chiarezza su questo episodio e su tutta la vicenda».
Redaelli è molto noto in paese per l’impegno politico in consiglio comunale e anche se ultimamente vive a Lecco, resta cittadino pescatese. E infatti, in paese la notizia ha suscitato scalpore, oltre che preoccupazione. Come conferma il primo cittadino: «Come ho detto, a preoccupare è l’escalation di violenza, anche se questi fatti non si sono verificati in paese, ma il primo a Lecco e l’ultimo a Malgrate, ci si chiede se questa situazione avrà mai fine e se non sarà così, cosa potranno fare ancora, queste persone». Anche per il sindaco è una situazione difficile da comprendere. «Quando ad aprile, qualcuno ha imbrattato l’esterno dell’abitazione della famiglia del nostro capogruppo a Lecco, non eravamo intervenuti ufficialmente. Ero sicuro che non si trattasse di un attacco politico, legato al nostro paese, perché qui il dibattito non ha mai raggiunto toni accesi e violenti, non si sono mai verificati gesti così vili. Questa volta non riesco proprio a capire cosa stia accadendo. Redaelli non è neppure più alla “Gilardoni Raggi X”, per cui mi riesce difficile pensare che possa ancora essere per motivi lavorativi. Resta il fatto che quanto accaduto, è estremamente grave. Non ho mai visto nulla del genere e capisco i timori del nostro capogruppo, per i suoi cari e i bimbi piccoli. Per questo abbiamo voluto comunicare la nostra solidarietà» conclude De Capitani.
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