
Cronaca / Circondario
Sabato 05 Aprile 2025
Morto il sub di 63 anni immersosi al Moregallo: è un monzese di Albiate
Da una prima ricostruzione dei fatti, giunto a qualche decina di metri di profondità il sub avrebbe accusato un malore e si sarebbe visto costretto a “pallonare” salendo troppo velocemente verso la superficie e non rispettando così le tabelle di decompressione. Questo avrebbe creato problemi aggravando le sue condizioni
Mandello del Lario
Non ce l’ha fatta il sub di 63 anni, Adriano Colombo, colto da malore attorno alle 13 di sabato mentre era impegnato in un’immersione in località Moregge al Moregallo di Mandello del Lario. A dare l’allarme il compagno di immersione. Immediato l’arrivo sul posto dei soccorsi con le ambulanze del soccorso Bellanese e dei volontari di Calolziocorte, l’automedica da Lecco, gli elisoccorsi da Como e da Milano, i vigili del fuoco da Lecco.
I due elicotteri sono poi rientrati, mentre il sub è stato portato in ospedale con l’ambulanza dei volontari di Calolzio. Le condizioni del 63enne, monzese di Albiate, sono subito apparse gravi in quanto al momento della chiamata al 118 era dato in arresto cardiaco.
Da una prima ricostruzione dei fatti giunto a qualche decina di metri di profondità il sub avrebbe accusato un malore e si sarebbe visto costretto a “pallonare” salendo troppo velocemente verso la superficie e non rispettando così le tabelle di decompressione. Questo avrebbe creato problemi aggravando le sue condizioni. Dinamica che però saranno le forze dell’ordine a ricostruire con precisione nei prossimi giorni.
L’incidente è avvenuto nel fondale in zona Moregge dove c’è il “Cimitero delle macchine” definito uno spettacolo di grande richiamo dove si trovano le carcasse di vecchie auto buttate nel lago nei decenni scorsi.
Un luogo che attrae parecchi sub ma che allo stesso tempo è pericoloso, basti ricordare che in diciotto mesi, da ottobre 2022 a marzo 2024, al Moregallo sono morti cinque sub. Si parla di 15mila immersioni all’anno. Il Comune di Mandello tempo fa ha esposto dei cartelli, nella zona del Rapa Nui, locale di ritrovo dei sub, che invitano a fare attenzione e dove vengono chiarite le regole da rispettare.
Lo scorso anno il 9 marzo a perdere la vita era stato Fabio Mancini, ingegnere di 62 anni di Cusago, sommozzatore esperto, con più brevetti, neppure una settimana prima, domenica 3 marzo, a perdere la vita era stata Elvira Mangini, 65 anni, veterinaria milanese in pensione. E’ lungo l’elenco delle croci in acqua: a gennaio del 2023 era morto Claudio Muratori, sub di 58 anni di Cambiago, a novembre 2022 Marco Bordoni di Cinisello Balsamo morto nel giorno del suo 54esimo compleanno, e qualche settimana prima Fabio Livio, 41 anni, di Tavernerio.
A ottobre del 2016 al Moregallo era arrivato l’allora governatore della Lombardia, Roberto Maroni, per un’immersione, e allora si era già parlato della pericolosità della zona, tanto che si era fatta avanti la proposta del progetto “Moregallo sicuro”, con iniziative di informazione e corsi di sicurezza, basati anche sul diverso approccio da tenere tra un’immersione nel lago e una in mare, considerato che non è detto che un sub esperto in mare lo sia altrettanto nel lago, un fattore da non sottovalutare mai. E già in passato si erano sollevate proteste sulle morti, e addirittura si era ventilata l’ipotesi di chiudere il Moregallo, vietando alle immersioni.
Divieto che non avrebbe risolto il problema, ma che lo avrebbe solo spostato solo in altre zone. Nel Lecchese sono due le aree predilette dai sub, il Moregallo e la zona di Debbio tra Abbadia e Mandello, ed anche quest’ultima nel tempo è stata segnata da morti.
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