«Morta dopo l’incidente, ora servono risposte dalla Procura»

«Suscita sicuramente sconcerto nella nostra comunità la nuova testimonianza emersa sull’incidente di lunedì: a Malgrate, Luisa Spreafico era molto conosciuta e stimata»: la testimonianza sui minuti successivi all’investimento mortale della 69enne lungo la Sp Colle-Galbiate, è dell’ex vicesindaco e attuale consigliere comunale di Ello, Gianluigi Valsecchi; pubblicata in esclusiva da “La Provincia”, viene commentata dal portavoce del Comune di Malgrate Francantonio Corti: «Anzitutto, e in generale, ci viene spontaneo l’invito (a tutti e in qualunque circostanza) a riferire subito alle forze dell’ordine ogni fatto di cui siano testimoni: si tratti di incidenti, furti o altro ancora, qualsiasi elemento può giovare alle indagini e, nello specifico, prevenire un carico di tensione certamente vissuto dalla nostra comunità, con gli investigatori in cerca di un pirata, mentre ora da Valsecchi si apprende di fragilità in gioco e che l’automobilista sarebbe tornata indietro a chiamare i soccorsi e vegliare la vittima. Auspichiamo, a maggior ragione - afferma Corti - che si chiudano quanto prima gli “ulteriori accertamenti” citati dalla Procura della Repubblica, di “natura tecnica, volti alla completa e corretta ricostruzione dell’accaduto. La comunità malgratese, sopra ogni cosa, spera comunque che la cara Luisa possa trovare pace cioè di poterla accompagnare al più presto (dopo il sofferto step anche dell’autopsia, prevista a giorni) nell’ultimo viaggio terreno». Intanto, il dibattito tiene tuttavia banco sulle circostanze in cui è stata investita: «Nel caso in questione, non vedrei alcun nesso causale - interviene il consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Mattia Micheli - tra l’incidente avvenuto lunedì a Bartesate sulla Sp Galbiate-Colle e la presenza di erba alta lungo la banchina; più in generale, ci stiamo ovunque lavorando»; Micheli fa il punto sulla situazione dopo che proprio i pericoli di camminare lungo la Sp priva di marciapiede e nell’erba alta sono stati ripetutamente commentati dai cittadini sui social. «La Provincia - dice Micheli - è attenta alle proprie strade, fermo restando che il territorio è vasto, il budget è necessariamente limitato e, soprattutto, il meteo di quest’anno è un ulteriore elemento critico: infatti, non dà tregua, con piogge continue, anche violente che, quando smettono, riprendono l’indomani, interrompendo ogni programmazione. Per giunta, l’alternanza stessa di acqua e sole pregiudica la durata dei tagli. Noi - informa Micheli - abbiamo individuato l’azienda appaltatrice da circa un mese e mezzo; in genere, riusciamo a garantire due o tre sfalci all’anno, programmati su tutte le strade provinciali e, dunque, sicuramente anche sulla Galbiate-Colle». Accusa, però, proprio il consigliere di Ello - e altresì vice coordinatore provinciale di Forza Italia - Valsecchi: «Se i pedoni sono costretti a camminare sulla carreggiata per l’incuria delle banchine, a mio avviso, da ex amministratore, non sarei così tranquillo nel chiamare la pubblica amministrazione fuori da ogni responsabilità. La Provincia può avere limiti di budget e difficoltà, ma almeno la Galbiate-Colle (e altre analoghe) deve essere una priorità: non ha marciapiede, bensì curve e controcurve, ed è arcinota per l’elevata incidentalità, a causa anche della pendenza e della conformazione dei tornanti: ci manca solo che i pedoni debbano scansare la giungla di erba».

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