Morta la donna investita da un pirata a Bartesate

È deceduta Luisa Spreafico, la 69enne investita lunedì all’altezza della ex scuola materna di Bartesate, lungo la strada provinciale Galbiate-Colle. Ieri mattina ne è stata decretata la morte cerebrale. L’accertamento, secondo la procedura di legge, è iniziato alle 10, nell’ospedale di Lecco e si è concluso nel pomeriggio.

Per l’automobilista pirata che l’ha investita, l’imputazione si trasforma e, oltre all’omissione di soccorso, si profila l’omicidio stradale. In uno slancio di generosità, i familiari della vittima dell’incidente hanno deciso di autorizzare la donazione di tutti gli organi che il personale medico dell’ospedale “Manzoni” riterrà possibile espiantare. A piangere Luisa Spreafico è la comunità galbiatese dove - a Bartesate, appunto - la donna aveva una seconda casa e dei terreni: lì si stava recando a piedi lunedì, dopo essere stata in centro a fare acquisti al mercato. Altrettanto straziata è la collettività di Malgrate, dove Luisa Spreafico risiedeva nel rione Gaggio col marito Alessandro Butta e presiedeva l’associazione “Terza età” della parrocchia. Agghiaccianti, le circostanze dell’incidente: la 69enne era sul ciglio della strada provinciale quando, per l’urto causato dal veicolo pirata, è finita oltre il guardrail: la sua sola borsa della spesa è rimasta al lato della strada.

L’ipotesi è che sia successo attorno alle 10.30. All’arrivo dei soccorritori, alle 10.50, la situazione è apparsa subito estremamente seria, tant’è che Luisa Spreafico è stata trasferita d’urgenza al “Manzoni” mentre ancora erano in corso le manovre rianimatorie; è stata poi operata nel pomeriggio alla testa. Purtroppo, tutto è stato vano: la donna lascia nel dolore, oltre al marito, le due figlie - Alessandra, che vive a Lecco, e Natalia, residente a Genova - e il figlio Mattia, che si trova a Praga (dove è docente associato dell’Università tecnologica della città).

«Chissà quante volte Luisa avrà percorso quella strada - ha commentato ieri, tristemente, il parroco di Malgrate, don Andrea Lotterio - In estate, infatti, la famiglia si trasferiva sempre a Bartesate, per trascorrerla in campagna. Luisa era attivissima nel Movimento Terza Età, sia di Malgrate, del quale era appunto la presidente, sia all’interno del Decanato, dove manteneva i legami tra le diverse realtà. Era una collaboratrice preziosa della parrocchia e, fino a due anni fa - prosegue il sacerdote - era proprio Luisa che organizzava anche i viaggi di gruppo, mettendoci straordinaria passione nell’individuazione dei luoghi più interessanti e belli da visitare e nello sviluppare i relativi itinerari».

Anche dall’amministrazione comunale proviene il messaggio di cordoglio e il ricordo, per voce del consigliere Francantonio Corti: «Luisa Spreafico Butta era una persona conosciuta e stimatissima, specialmente in ambito parrocchiale, dove curava anche l’organizzazione dei lettori delle pagine liturgiche. Era molto attiva e legata all’ambiente ma, di fatto, costituiva una presenza preziosa per l’intera comunità. C’è molto sconforto e sconcerto a Malgrate. La collettività è profondamente colpita, scorata e, per certo verso, anche in tensione per le circostanze dell’accaduto, su cui confidiamo che le indagini possano concludersi al più presto».

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