Morganti, ex assessore provinciale, sulla Lecco - Bergamo : «Una follia»

«Ero contrario già allora all’opera così come era stata concepita. Il Bione e il Lavello non sono compatibili con tutto quel traffico»

Lecco

Un tunnel che dallo svincolo del raccordo della statale 36 verso la Valsassina conduca direttamente a Sala di Calolziocorte o a Cisano. È questa la proposta di Graziano Morganti, ex assessore provinciale alle attività produttive dal 1995 al 2004.

«Non ho idea di quanto possa costare, non sono un tecnico – spiega Morganti –. Quando ho fatto questa proposta all’epoca mi dissero che sarebbero serviti vent’anni per realizzare una galleria simile. Di anni ne sono passati venticinque e mi sembra che siamo messi peggio di allora. La stima dei costi aggiornata prevede una spesa di 100milioni al chilometro».

Da assessore provinciale Morganti ha vissuto personalmente i primi capitoli dell’infinita storia della Lecco – Bergamo. «Ero contrario già allora all’opera così come era stata concepita – sottolinea Morganti –. Il Bione e il Lavello non sono compatibili con tutto quel traffico. Sono tra le poche zone verdi vicino al fiume che i cittadini possono frequentare. Bisogna farci un parco lì non portarci tutto il traffico. È una follia».

Oggi il tunnel tra Chiuso e Calolziocorte, primo lotto di quella che dovrebbe essere in futuro la Lecco – Bergamo, è stato inserito tra le opere olimpiche. La società Infrastrutture Milano – Cortina sta portando avanti la progettazione sulla base di una proposta, scelta quasi all’unanimità dalle autorità durante la conferenza dei servizi dell’ottobre 2023, secondo cui il tracciato rimane quello inserito nel progetto sviluppato quasi dieci anni fa da Villa Locatelli, ma cambia il metodo di scavo. Come rilevato anche dai comitati dei cittadini, la scelta del consolidamento dall’alto invece che di un metodo di scavo tradizionale richiederà l’abbattimento di almeno nove edifici e provocherà danni di diversa gravità a decine di altri immobili.

«Se buttiamo all’aria il centro di Calolziocorte per altri dieci anni – osserva Morganti –, allora tanto vale andare a Bergamo e rimanere lì. Per altro quella che dovrebbe essere l’entrata sud della galleria è allagata da dieci anni perché è stata scavata in una zona che si trova sotto il livello dell’Adda. Lì ci sono il monastero del Lavello e l’istituto Rota che sta per essere ampliato con la costruzione della nuova palestra. Non è una zona compatibile con tutto quel traffico».

In ogni caso, secondo l’ex assessore provinciale una soluzione per migliorare il collegamento viabilistico tra le due provincie va trovata. «Dobbiamo poterci muovere. Oggi in certi orari ci vogliono tre quarti d’ora per muoversi da Calolziocorte a Lecco se non ci sono incidenti» conclude Morganti.

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