Monte Marenzo: lupo immortalato da una fototrappola

Nei boschi di Monte Marenzo, il 6 gennaio alle 7 del mattino, una fototrappola ha immortalato un animale che potrebbe essere un piccolo lupo. Forse si tratta di un lupo cecoslovacco o di uno sciacallo dorato, ma di sicuro non è una volpe. Un’altra segnalazione arriva dalla zona di Cisano Bergamasco

Montemarenzo

I tre animali avvistati martedì sera all’ora di cena nei pressi di un recinto dove si trovavano due asini, sopra l’abitato di Erve, erano veramente lupi? A distanza di tre giorni, nel paese sotto al Resegone, le notizie sono ancora scarse. La proprietaria degli asinelli, che pure aveva inviato un messaggio di questo tenore a un’amica, avvertendola di mettere al sicuro i suoi animali, poi fuggiti e recuperati dai vigili del fuoco sulla ex 639 di notte, preferisce non rilasciare dichiarazioni, anche per non creare allarmismi. Forse per questo motivo, nel piccolo paese amministrato dal sindaco Giancarlo Valsecchi, di notizie sul pauroso avvistamento ne circolano ancora poche.

Intanto, però, arrivano altre segnalazioni, che corroborano l’ipotesi che l’avvistamento possa avere riguardato lupi. In questo caso c’è anche una fotografia. Nei boschi di Monte Marenzo, il 6 gennaio alle 7 del mattino, una fototrappola ha immortalato un animale che potrebbe essere un piccolo lupo. Forse si tratta di un lupo cecoslovacco o di uno sciacallo dorato, ma di sicuro non è una volpe. Un’altra segnalazione arriva dalla zona di Cisano Bergamasco. In questo caso, tuttavia, sembra essere stato appurato che si trattava di un più rassicurante lupo cecoslovacco che vagava per il bosco.

«Notizie dirette sull’avvistamento dei lupi non ne ho - racconta Giancarlo Valsecchi, primo cittadino di Erve, dove si trova il recinto accanto a cui sarebbero stati visti i tre predatori. - Sto cercando di saperne di più ma fino ad ora non ci sono riuscito. Sicuramente si tratta di un fatto che mette paura. Prima abbiamo avuto il problema dei cinghiali ora ci potrebbe essere quello dei lupi. Se fosse davvero così, speriamo che chi di dovere prenda in mano al più presto la situazione».

La pensa allo stesso modo anche Luca Pigazzini, sindaco di Carenno. «Di fronte a cambiamenti climatici, si verificano fenomeni che riguardano la fauna selvatica che si sta spostando a quote più basse. Questo ha portato l’arrivo dei cinghiali sul nostro territorio e ora pare anche quello di lupi e altri animali come cervi e camosci. Di fronte a questi avvenimenti, servono approcci nuovi per gestirli. Mi auguro che l’intervento da parte delle autorità competenti sia più efficace, celere e risolutivo rispetto a quanto avvenuto con il fenomeno dei cinghiali».

Preoccupati ma non direttamente informati di avvistamenti il sindaco di Calolziocorte e il vice sindaco di Vercurago, che tra l’altro è presidente della Comunità montana del Lario orientale. «Segnalazioni non ne abbiamo avute - assicura Marco Ghezzi - tuttavia, se ci saranno e diventassero pericolosi, valuteremo che cosa fare e come intervenire». «La presenza dei lupi in questa zona non mi stupisce - aggiunge Carlo Greppi. - Anzi, è possibile visto che sono stati avvistati a Morterone. Oggi, tuttavia, direi che la situazione non è allarmante».

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