Cronaca / Circondario
Mercoledì 11 Gennaio 2017
Michela Brambilla e le spie
«Puntavano a Berlusconi»
Tra i politici spiati dai cyberpirati anche l’ex ministro
Tante le personalità finite nelle grinfie informatiche di Giulio Occhionero, ingegnere nucleare di 45 anni e dalla sorella Francesca Maria, di 49, arrestati oggi dalla Polizia Postale, nell’ambito dell’inchiesta ’Eye Pyramid’.
A parlare del caso è l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla.
«Siamo di fronte ad un gravissimo tentativo di interferire nella vita pubblica del nostro Paese attraverso sistematiche violazioni della privacy dice l’ex ministro - . Ovviamente mi inquieta molto che qualcuno abbia violato per tanto tempo la mia vita privata oltre che pubblica e mi infastidisce che le mie email siano finite in mano a chissà chi. Ma la prima cosa che ho pensato è stata: “Che noia leggersele tutte! Speriamo almeno qualcuno le abbia usate per familiarizzarsi con le tematiche animaliste, notoriamente al centro del mio impegno sociale e politico».
Un’intercettazione sistematica che durava da anni, Ma perché proprio la Brambilla? «Con tutta probabilità perché sono tra le persone più vicine al presidente Berlusconi e forse volevano carpire informazioni su di lui. A quanto pare, lo scopo di questi personaggi era di avvantaggiarsi in qualche modo magari pensando di influire sugli avvenimenti politici ed economici - dice da Calolzio l’ex ministro - . Il presidente Berlusconi è da più di vent’anni un protagonista della vita italiana e quindi un bersaglio naturale anche di attenzioni “indirette”. Per quanto mi riguarda sono da tempo oggetto di ogni genere di attacchi strumentali, anche molto pesanti, proprio perché molto vicina a lui».
Ha mai avuto sentore di nulla? «Personalmente no. Ma è accaduto più volte che il mio sito web, quello dell’associazione di cui sono presidente (Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente), il sito d’informazione www.nelcuore.org siano stati presi di mira dagli hackers. Non so se, con il senno di poi, questo possa significare qualcosa».
Ma che così facile, spiare le vite altrui? aveva adottato qualche misura di sicurezza?
«Dopo questi cyberattacchi, avevamo preso provvedimenti per garantire, nei limiti del possibile, la sicurezza e la stabilità dei siti. Ma questa vicenda non era certo prevedibile».
© RIPRODUZIONE RISERVATA