Mezzo milione per domare il Toscio, lavori appaltati

Valmadrera

Verrà finalmente “domato” il tratto finale del torrente Toscio, alla confluenza nel Rio Torto, al confine tra Civate e Valmadrera: l’atteso intervento per neutralizzare le piene è stato infatti appaltato.

È stata individuata la ditta che avrà il compito di realizzare il progetto: sarà l’impresa Paroli Costruzioni Srl, con sede a Primaluna. Si è aggiudicata l’appalto offrendo un ribasso del 7,70% sull’importo a base d’asta pari a a 271.151 euro.

Come spiega il sindaco di Civate Angelo Isella, «per effetto dello sconto, la cifra si è abbassata a 250.272, ma a questo totale si aggiungono poi le spese che, per legge, non possono essere ribassate, ovvero gli oneri per la sicurezza e alcuni altri costi sempre inerenti alla manodopera; con Iva e imprevisti, si sfiora quindi il mezzo milione di euro».

Il Comune capofila della realizzazione è proprio Civate, beneficiario di un contributo ottenuto dalla Regione in tre tranche, una delle quali già ricevuta (da 147.000 euro) e una successiva - da 196.000 euro - che arriverà nel corso di quest’ anno.

Il progetto porta la firma del geologo Nicola Valsecchi, degli ingegneri Luca Manzoni e Andrea Riva, oltre che dell’ architetto Chiara Pagano. «L’opera - commenta Isella - è indispensabile per assicurare alla collettività le necessarie condizioni di sicurezza, anche sotto il profilo della viabilità, in una zona estremamente strategica e delicata».

Lungo il tratto terminale del Toscio la previsione è di realizzare muri d’argine e una struttura (detta “berlinese”) a sostegno degli scavi. Oltre a ciò, c’è un altro progetto da ultimare entro marzo, che riguarda invece il Trebbia: quest’ultimo rientra (a differenza di Toscio e Rio Torto) nel reticolo idrico minore del demanio comunale di Valmadrera e, secondo gli esperti, è reso pericoloso da un’elevata capacità di erosione delle acque; inoltre, lo ha sempre caratterizzato il fatto di non avere un vero e proprio letto in cui scorrere nel proprio tratto terminale.

I lavori di riqualificazione generale del fiume Rio Torto e dei suoi affluenti sono iniziati a seguito dell’indimenticabile alluvione del giugno 1990 quando una disastrosa tracimazione si verificò in parte nell’area industriale tra Toscio e Rio Torto, provocando una vittima a monte e ingenti danni a valle.

Lungo il confine con Civate, per giunta, si trova il tratto terminale della roggia Rio Sole che riversa le piene anch’essa nel Trebbia, del quale può essere di fatto considerato affluente; qui, a cura di privati, è stato già però realizzato un condotto in parte su strada comunale, per risolvere il problema del tronco terminale del Sole, fino al Toscio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA