Cronaca / Circondario
Martedì 02 Febbraio 2016
Metastasi, si apre la discussione
La parola al pubblico ministero
l collegio ha convocato il perito delle trascrizioni, poi la requisitoria.Diciassette gli imputati
LECCO
Si apre questa mattina nell’aula penale del tribunale cittadino la discussione del processo Metastasi, che ha sollevato il velo sul presunto”locale” di ’ndrangheta di Calolziocorte.
Il collegio presieduto da Enrico Manzi (giudici a latere Salvatore Catalano e Maria Chiara Arrighi) non ha ancora chiuso ufficialmente l’istruttoria dibattimentale, riservandosi di sentire, alle 9, il perito incaricato delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche e ambientali svolte dal Gico della Guardia di Finanza di Milano per la Procura distrettuale antimafia in sede di indagini.
Se nessuno riterrà necessario porre quesiti al tecnico, l’istruttoria verrà chiusa e la parola passerà subito al pubblico ministero Bruna Albertini, per la requisitoria finale. Sarà verosimilmente lunga, è probabile che il magistrato parlerà per diverse ore. E poi concluderà con le richieste a carico di ciascun imputato.
Sono diciassette, in totale: il presunto capo della presunta ’ndrina calolziese Mario Trovato, Antonino Romeo, Massimo Nasatti, Antonello Redaelli, Saverio Lilliu, Claudio Crotta, l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi vennero arrestati il 2 aprile del 2014 (in cella ci sono ancora i primi cinque). Poi Claudio Bongarzone (condannato in abbreviato a Milano a tre anni e quattro mesi, l’appello inizierà il 22 marzo prossimo), la sua compagna Gilvana Golcalves, la compagna di Mario Trovato Alexandra Ivashkova e i di lui figli Shanna Stefania, Giacomo, Franco e Rolando, Alessio Ghislanzoni, Gaetano Mauri e Gianguido Mazza, indagati nell’ambito del secondo filone di indagine scaturito da Metastasi (insieme allo stesso Mario Trovato e a Claudio Crotta) per reati di riciclaggio e poi imputati nell’unico procedimento penale scaturito dalle due tranche investigative.
Al termine della requisitoria della pubblica accusa toccherà alla parte civile, il Comune di Lecco, rappresentato dall’avvocato Donatella Saporiti del Foro di Como, la cui discussione - ha preannunciato - dovrebbe durare circa un’ora.
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