
Cronaca / Circondario
Lunedì 14 Aprile 2025
Marco Riva, galbiatese, è stato confermato alla presidenza del Comitato Regionale del Coni Lombardia
Galbiate
Marco Riva, galbiatese doc, è stato confermato alla presidenza del Comitato Regionale del Coni Lombardia per il quadriennio olimpico 2025/2028. Per il 41enne lecchese, che inizia così il suo secondo mandato alla guida dello sport lombardo, la conferma è arrivata con un voto all’unanimità. Nel corso dell’assemblea elettiva tenutasi a Palazzo delle Federazioni di via Piranesi con presente il 100% degli aventi diritti al voto, infatti, Riva ha replicato l’exploit del 2021 ottenendo, anche in questo caso il consenso unanime da parte di tutti gli organismi sportivi e di tutte le 50 Federazioni sportive lombarde insieme alle discipline sportive associate, agli enti di promozione, alle associazioni benemerite, agli atleti e ai tecnici.
Riva è naturalmente molto soddisfatto: «Sono contento perché c’è un clima di unione e di condivisione verso gli obiettivi del quale la riconferma è il riconoscimento. Credo che sia bello, ma penso che poi sia quello che sia stato costruito. Già nel 2021 c’è stata questa convergenza unanime. E quindi la soddisfazione per la riconferma è doppia»
Il segreto è il gioco di squadra: «Abbiamo costruito, insieme con tutte le componenti degli organismi sportivi, dalle federazioni sportive alle discipline associate, una vera promozione dei tecnici, degli atleti e delle atlete. Tutte le componenti del mondo sportivo sono state coinvolte».
E ora i Giochi Olimpici 2026: «Ci saranno anche i Giochi olimpici giovanili del 2028 – argomenta Riva -, sempre tra Valtellina e Dolomiti, quindi sono due i grandi appuntamenti che mi aspettano. Devo fare in modo che siano sentiti dalla gente, il che è un po’ la mia richiesta: coinvolgere il più possibile il territorio. Questo sarà di fondamentale importanza, perché le Olimpiadi sono occasioni uniche per ribadire i valori dello sport, anche dal punto di vista della cultura sportiva, e tutto quello che quei cinque cerchi simboleggiano a livello internazionale. Sarà sicuramente un un’opportunità importante per coinvolgere tutti, partendo proprio dal territorio».
Ma di cosa ci sarebbe bisogno, appunto, sul territorio? Marco Riva la vede così: «Il tema principale è legato all’impiantistica sportiva. Questo è uno dei temi fondamentali perché possiamo avere risultati straordinari a livello internazionale, ma tutto parte dall’attività che viene fatta sul territorio. I tecnici e i dirigenti sportivi ci mettono tanta dedizione, competenza e passione, ma spesso mancano proprio gli impianti, a partire dalla scuola, anche se ci sono stati degli interventi. Penso alle palestre scolastiche, alle scuole stesse… E poi l’impiantistica sportiva in generale. Anche da noi mancano proprio degli spazi per fare sport, e quando non mancano spesso non sono adeguati, accessibili. Quindi bisogna fare in modo di avere gli impianti che siano accessibili a tutti, a tutte, e che poi siano sostenibili».
Il rieletto presidente del Coni poi punta forte sulla formazione dei volontari dello sport, ovvero la gran parte di chi opera in questo mondo, e, parallelamente, sulla sburocratizzazione del loro operato: «Ci vuole una sburocratizzazione di quelle che sono tutta una serie di procedure. Poi, pur rimanendo nell’ambito delle cose che è necessario e giusto fare, sicuramente bisogna rendere più facile la vita di chi si occupa di sport per poter andare avanti. Gestire una società sportiva, ricevere aiuti e fondi per poter fare rete, fare sistema anche con le amministrazioni, non deve essere un calvario».
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