Mancano docenti, la scuola chiude in anticipo. Monta la protesta

«Neanche dopo il secondo giorno di uscita anticipata abbiamo avuto informazioni o comunicazioni: né noi in municipio, né le famiglie. Abbiamo solo appreso che le decisioni sarebbero state prese nell’assemblea di istituto convocata per le 20.30 di venerdì. A meno di pec che ci arriveranno di notte o domenica, non sappiamo se lunedì le scuole seguiranno l’orario regolare o ci saranno ulteriori uscite anticipate disposte dalla dirigenza. Nel frattempo, ho contattato la Prefettura di Lecco che si sta interessando all’intera vicenda».

Giuseppe Conti sindaco di Garlate come aveva annunciato, non ha intenzione di lasciar cadere la situazione che giovedì e venerdì si è registrata nelle scuole primarie di Garlate, Olginate e Valgreghentino che fanno riferimento all’istituto comprensivo “Giosuè Carducci”. Vicenda ormai nota in tutto il circondario che è stata generata dalla decisione presa dalla dirigente scolastica, professoressa Luisa Zuccoli e comunicata alle famiglie mercoledì alle 16, di anticipare l’uscita da scuola di tutti i quasi 500 bambini dei tre plessi, alle 14 anziché alle 16. Questo perché, dopo oltre una settimana dall’inizio dell’anno scolastico non sono stati ancora nominati tutti gli insegnanti e quelli al lavoro hanno superato le ore di lavoro. Una provocazione? Una protesta contro il sistema delle nomine che non arrivano e pare essere un problema tutto lecchese? Non è dato saperlo. Al momento di sicuro ci sono solo centinaia di genitori che devono fare i salti mortali per andare a prendere i figli due ore prima dell’orario regolare. Chi non può contare su nonni e babysitter deve chiedere aiuto ad altre famiglie. Ci sono poi le aziende che si occupano dei servizi di ristorazione che in questi giorni si sono ritrovate con decine di disdette sui pasti quotidiani e c’è il rischio che le derrate vadano a male. Solo ieri a Valgreghentino le disdette sono state 36. Diversi genitori preferiscono ritirare i figli a quel punto alle 12.30, altri preferiscono risparmiare i soldi per il buono pasto, visto che al termine della mensa, devono riportare a casa i figli.

E ci sono le amministrazioni comunali che stanno cercando di aiutare le famiglie. Il sindaco di Olginate Marco Passoni, si occupa in prima persona di effettuare il servizio vigilanza all’interno della scuola per non lasciare incustoditi gli alunni in attesa dello scuolabus, precettato fuori orario. Stessa cosa a Valgreghentino dove si sono dati il cambio in questo servizio, il sindaco Matteo Colombo, la vicesindaco Stefania Todeschini e l’assessore Barbara Fumagalli. E ci sono i volontari del Piedibus che con grande disponibilità a Olginate e Valgreghentino, stanno aiutando i comuni a garantire il servizio. Anche Garlate, il comune è al fianco delle famiglie e dei piccoli stupendi: «Anche venerdì abbiamo cercato di parlare con l’ufficio scolastico provinciale e con la scuola, ma la situazione non si è spostata. La Prefettura per questo è stata attenzionata».

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