Manca cibo per i poveri, l’allarme della Caritas di Valmadrera

Sos da parte della Caritas parrocchiale di Valmadrera: servono viveri, per tamponare l’emergenza. Il gruppo - guidato da Antonio Monti - rende noto: «Nelle ultime settimane, il gestore generale degli aiuti alimentari Fead non sta fornendo i quantitativi che di solito offriva». Il Fondo Fead sostiene gli interventi promossi dai Paesi dell’Ue per dare agli indigenti cibo e assistenza materiale attraverso, appunto, i generi alimentari, ma anche gli indumenti e altri articoli essenziali per uso personale, ad esempio calzature, sapone e shampoo.

Attualmente - come già recentemente anche denunciato su “Avvenire” da Giovanni Bruno, presidente di “Fondazione Banco alimentare Onlus” - si stanno protraendo col Fead «problemi tecnici e amministrativi, con significativi cali dei prodotti provenienti peraltro anche dal Fondo nazionale»: le ricadute hanno ormai raggiunto anche le realtà locali come, adesso, il Lecchese e Valmadrera. Per la Caritas parrocchiale «urge dare una mano alle nostre famiglie, dunque facciamo appello alla generosità di tutti, per beni alimentari di prima necessità». Per questa raccolta straordinaria dei viveri sono stati collocati i contenitori in fondo alla chiesa di Sant’Antonio Abate, in piazza Monsignor Citterio.

«La mancata distribuzione degli alimenti da parte del Fead - per la Caritas di Valmadrera - determina un’emergenza soprattutto per quanto riguarda farina, legumi e scatolame in generale; zucchero, marmellata, biscotti, pasta, latte a lunga conservazione, succhi di frutta; pannolini per bambini; materiali per l’igiene personale e la pulizia della casa. La raccolta straordinaria - informa sempre Caritas - avverrà per tutto il mese di agosto». Secondo “Fondazione Banco alimentare onlus”, le difficoltà del Fead evidenziano la «necessità di un rafforzamento delle strutture ministeriali preposte, per evitare che ritardi e disservizi si trasformino in un ulteriore danno per le tante famiglie in difficoltà. Per loro, e per le tante realtà che cercano di portare aiuto, la situazione sta diventando sempre più preoccupante e difficile», secondo Giovanni Bruno.

La Caritas di Valmadrera si trova peraltro a fronteggiare anche un’altra emergenza, come già sottolineato nelle scorse settimane da Antonio Monti nel corso del convegno nel centro civico “Fatebenefratelli” alla presenza del direttore generale di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti: per la Caritas parrocchiale di Valmadrera «un’ulteriore necessità sempre più marcata è quella abitativa. Vediamo casi al limite della decenza. Noi, case non ne abbiamo, ma è una richiesta che mettiamo sul tavolo: il Comune reperisca degli appartamenti, o ristabilisca un dialogo con Aler per una ridistribuzione degli alloggi, dove oggi vivono in due su enormi metrature e in sei in due stanze. Ci rammarica, inoltre, vedere così tante case sfitte, vuote. È una situazione da affrontare, per la dignità delle persone e per non subire il problema in emergenza».

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