Maltempo nel Lecchese, ieri una frana
a Galbiate e una esondazione ad Oggiono

L’allerta meteo preannunciata per ieri non ha lasciato indenne il territorio lecchese, con massima intensità soprattutto nel pomeriggio. Tra le località più colpite c’è l’Oggionese e però anche Galbiate: qui un rilevante smottamento è stato rilevato dalla Protezione civile a Polgina, frazione fuori mano tra Villa Vergano e Consonno. A Oggiono la piana della Bergamina - a valle di Dolzago - si è allargata come già in passato e, ultimamente, l’8 settembre scorso: il risultato è stata un’ulteriore inondazione di via Mognago, con l’acqua alta che ha minacciato le case e le attività produttive; la Protezione civile ha portato sacchetti di sabbia per tentare di contenere il fenomeno, il quale non ha mancato naturalmente mancato di suscitare preoccupazione e indignazione tra i cittadini. Ad alzare bandiera bianca per prima è stata comunque la viabilità di Bulciago, dove già alle 13.45 la Protezione civile ha dovuto entrare in azione nei punti sempre critici, e anche stavolta riconfermati tali, in prossimità dell’albergo “Arrigoni” e nelle vicinanze delle ferrovia. Con la deviazione del traffico è andato così intensificandosi il traffico sulla limitrofa Como-Bergamo.

Quest’ultima, un’ora dopo circa, ha iniziato a propria volta a manifestare criticità, in particolare al confine con Nibionno dove la carreggiata è stata allagata dall’acqua proveniente dalle banchine e dai prati situati a cuscinetto tra la sede stradale stessa e il Bevera, mano a mano che ne venivano intrisi. Tra gli affluenti, il Gandaloglio ha dato nuovamente prova di sé non solo in via Mognago: nonostante il nuovo canale scolmatore appena ultimato lungo la provinciale Oggiono-Molteno abbia drenato una rilevante mole di piena, la Sp49 ne è stata invasa ugualmente fino a dover essere chiusa, alle 16.30 circa, dirottando il traffico dell’ora di punta sulle laterali e sulla Sp 51 Della Santa, con gli immancabili rallentamenti.

Non è andata molto meglio a Civate, al raccordo tra la viabilità comunale e la Ss36 ridotto a una corsia e con intervento sul posto, quindi, della Protezione civile e della polizia locale. Grande è stato lo spiegamento di uomini e mezzi di Protezione civile nel centro di Molteno già pesantemente colpito dal nubifragio dell’8 settembre: le squadre sono intervenute soprattutto in viale Consolini - punto nevralgico della circolazione, vicino alla ferrovia - il quale è stato vietato al traffico nel pomeriggio, e in via XXV Aprile: qui si è temuto il peggio, ma ha (seppur faticosamente) retto con l’arrivo dei Vigili del fuoco e della Protezione civile provinciale, oltre che della polizia locale. Anche nella zona produttiva di Molteno via Pastore sono state evidenziate criticità che, con l’affievolirsi della pioggia, sono però progressivamente rientrate; così pure, verso le 18, a Bulciago, dove le squadre di volontari hanno iniziato a dedicarsi a ripulire le strade della fanghiglia lasciata dall’esondazione.

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