Malgrate: senzatetto nel casello ferroviario

L’ex abitazione del custode del passaggio a livello di via Gaggio, situata lungo la linea ferroviaria (e ormai disabitata da tempo) è tornata a dare rifugio a homeless. È questa la segnalazione dei cittadini, diffusa dopo avere notato la porta dell’edificio nuovamente aperta. L’assessore comunale Francantonio Corti rende noto, al riguardo, che «come amministrazione comunale, siamo attenti ma, soprattutto, la polizia locale compie continui sopralluoghi; inoltre, anche i carabinieri della stazione territoriale sono stati avvisati. Chiaramente, a seguito delle ulteriori segnalazioni che si sono ripetute in questi giorni, abbiamo provveduto altresì a sollecitare gli uffici competenti di Rfi, affinché sia garantita al più presto una procedura di messa in sicurezza del fabbricato. Naturalmente, concordiamo pienamente coi residenti sul fatto che non può essere tollerata questa situazione, con questo edificio diventato terra di nessuno, per giunta in un quartiere residenziale e a due passi dalle scuole».

Lo scorso luglio la struttura era stata scenario di un principio dì incendio. Dopo l’intervento dei Vigili del fuoco, era emersa una situazione ritenuta già allora dall’amministrazione comunale «di pericolo e degrado, con stracci e rifiuti che possono facilmente dare luogo a roghi, divampando a pochi metri dai binari e dalle case». Il casello a luglio si era rivelato effettivamente occupato: in seguito al fumo che aveva richiamato sul posto i pompieri, erano state viste fuggire due persone, un uomo e una donna. La proprietà è appunto di Rete Ferrovie Italia: la vecchia abitazione ha, inoltre, un piccolo magazzino a fianco; risulta che stazionassero lì gli homeless che si sono dileguati.

A Malgrate il problema delle persone senza fissa dimora è ricorrente: negli anni scorsi si era presentato con persone di nazionalità straniera che pernottavano sulle panchine nel giardino pubblico retrostante l’ufficio postale; ultimamente a diventare ricovero dei senzatetto è stato poi il vecchio lavatoio sul lungolago; infine, gli homeless hanno ripetutamente forzato l’ex centro sportivo di via Belvedere nel rione Porto. Qui, però, le presenze sono state messe in possibile correlazione con fenomeni di spaccio. Infatti il parchetto è stato indicato ripetutamente dagli abitanti del quartiere alle forze dell’ordine e alle autorità comunali per l’andirivieni sospetto anche di probabili clienti, oltre appunto agli sconosciuti trovati a pernottare dentro la struttura.

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