Avrebbero dovuto concludersi il 14 giugno scorso, i lavori di riqualificazione del parco pubblico di via Stabilini, prima pietra del progetto di «città giardino» voluto dalla precedente amministrazione comunale: invece, a quasi un mese di distanza dal termine che era stato prefissato, le opere si presentano sempre in alto mare. Il cartello con l’indicazione di fine lavori è sotto gli occhi di tutti, lungo una delle vie principali del centro storico, e così pure il cantiere. «Abbiamo chiesto aggiornamenti alla direzione dei lavori e - fa sapere il portavoce dell’amministrazione comunale, il consigliere Francantonio Corti - siamo in attesa; certamente il meteo dell’ultimo periodo non ha aiutato e ciò va messo in conto, però riteniamo che siano comunque necessarie specifiche e precise informazioni per ridefinire la tempistica».
Infatti, il parco pubblico e la palazzina al suo interno sono notoriamente punto di ritrovo per numerosi pensionati di Malgrate; il campo da basket attirava giovani da più parti. Gli utenti sono stati tutti estromessi da quasi un anno: l’indicazione iniziale era che i lavori dovessero iniziare a metà agosto del 2023, quindi il parchetto chiuse i cancelli, ma poi il via fu posticipato a settembre. La serie dei controlli disposti dalla Prefettura sulla ditta vincitrice della gara di appalto determinarono un allungamento dei tempi tecnici: metà ottobre divenne pertanto la nuova data nel cronoprogramma, poi posticipata ancora a metà dicembre.
La “Città giardino”, finora, ha avuto solo lati negativi; infatti, la prima gara d’appalto era andata precedentemente deserta, con inoltre ulteriori complicazioni poi nel finanziamento per l’obbligo, imposto dalla Regione al Comune, di serrare i tempi dei diversi lotti. La città giardino consiste nella creazione di una passerella di collegamento tra il parchetto di via San Leonardo (dietro all’ufficio postale) e, appunto, quello di via Stabilini dove, inoltre, deve avvenire la riqualificazione della palazzina per gli anziani. La struttura aerea scavalcherà via Agudio, ma tuttora non ce n’è traccia. La medesima struttura sarà replicata, con dimensioni molto maggiori, in un successivo lotto incluso nel progetto - non si sa quando - per superare la strada provinciale e la ferrovia, così creare un collegamento diretto col rione Gaggio, a partire circa dall’area ex Erg. Sempre in prospettiva, c’è l’intenzione di un altro collegamento interno, stavolta tra il parchetto di via Stabilini e il vasto polmone costituito dal centro sportivo intercomunale “Rio Torto”, che si estende alle sue spalle. A progetto ultimato, in teoria, si potrà andare - in un unico corridoio verde - dal centro di Valmaldrera al Gaggio, con diramazione nel Parco Monte Barro attraverso Pian Sciresa, oppure le piste ciclabili tra l’Adda e i laghi Briantei.
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