Malgrate: contributi dalla Regione per sistemare cinque case per bisognosi

È di 389.000 euro - su un totale di lavori previsti in 478.000 - il contributo ottenuto dal Comune di Malgrate dalla Regione: il finanziamento dell’investimento permetterà di rimettere in sesto gli alloggi di via Reina, che rientrano nel Servizio abitativo pubblico. Il Comune ha candidato il progetto finalizzato a ottenere finanziamenti dalla Regione, spuntandola col massimo dei voti: «Abbiamo raggiunto il punteggio più alto possibile - ha fatto sapere il sindaco, Michele Peccati - cioè 96. Siamo adesso in attesa dell’effettiva erogazione, ma l’assegnazione ci è stata già comunicata e ne siamo, ovviamente, molto soddisfatti».

In precedenza, come aveva spiegato l’assessore al Bilancio, Ambrogina Maggi, nel corso di una riunione della commissione consiliare, l’obiettivo era di ottenere dalla Regione una percentuale di contributi che raggiungesse i 417.000 euro mentre, per la parte rimanente, l’amministrazione sarebbe andata a «prevedere le necessarie risorse all’interno del bilancio municipale». Il contributo regionale si è rivelato dunque leggermente inferiore all’obiettivo, ma fortunatamente abbastanza ingente da permettere al Comune di coprire ugualmente il divario con le proprie risorse e procedere con l’attuazione del progetto. Sulle case popolari si era svolto nelle scorse settimane, come si ricorderà, un incontro tra l’amministrazione comunale e l’Aler.

A Malgrate sono 37, nel complesso, gli appartamenti del Servizio abitativo pubblico, dei quali 5 necessitano di manutenzioni straordinarie. Attualmente non sono neppure nelle condizioni di poter essere assegnati, proprio a causa delle condizioni in cui versano. L’ultimo appartamento che era vuoto, ma rispettoso degli standard e perciò abbastanza decoroso e funzionale da poter essere assegnato, ha trovato un beneficiario nelle scorse settimane, sulla base della graduatoria vigente, pertanto Malgrate è attualmente senza appartamenti fruibili. Come già rilevato dall’assessore ai Lavori pubblici Francantonio Corti, «cinque appartamenti sono, appunto, vuoti perché versano in condizioni tali da non poter essere abitati. È evidente che il patrimonio comunale va ristrutturato, secondo il principio del buon padre di famiglia che deve ispirare ogni amministrazione pubblica virtuosa; oltre a ciò, gli alloggi devono essere disponibili per fare fronte ai problemi abitativi che possono insorgere nella popolazione. Una delle esigenze che desideriamo tenere presente - per Corti - è quella degli sfratti o di emergenze varie, determinate da diversi imprevisti, come per esempio un incendio: nelle condizioni attuali, il Comune di Malgrate non dispone di alcun alloggio dove ricoverare chi si trovasse in gravi frangenti, anche per un breve periodo».

Il Comune di Malgrate dunque si è candidato all’assegnazione di finanziamenti specifici per lavori di recupero e manutenzione degli alloggi “Sap”. Dopo i lavori, i cinque appartamenti potranno essere assegnati ad altrettante famiglie o riservati per casi specifici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA