Malgrate: carabinieri sul lungolago, buona la prima

Il primo intervento dell’Associazione nazionale carabinieri sul lungolago di Malgrate è stato per assistere un windsurfista in difficoltà domenica, a causa del vento contrario e delle forti onde: il giovane ha raggiunto la sponda a nuoto, coi volontari che seguivano da riva, pronti a chiamare specifici soccorsi che, fortunatamente, non sono stati necessari.

Il servizio, inaugurato ieri, perdurerà fino al 15 settembre: «La convenzione che, come amministrazione comunale, abbiamo sottoscritto - sottolinea il consigliere comunale delegato, Carmine Nuccio De Lillo - è ad ampio raggio e riguarda la sicurezza, l’ordine pubblico, il decoro, il rispetto delle regole. Naturalmente (com’è precisato nello statuto dell’associazione) il ruolo è di presidio e deterrenza: significa che i carabinieri in congedo saranno presenti in orari diversificati sul lungolago per intercettare e disincentivare tutte quelle situazioni che finora si verificavano impunemente, e l’obiettivo nostro è, invece, di scoraggiare e, in casi estremi, riportare alle forze dell’ordine operative, per sanzionare: evidentemente, un conto è (come finora) poter contare solo sul periodico passaggio di polizia locale e carabinieri e tutt’altro disporre di una task force dedicata, che entra sistematicamente in contatto con il contesto, si relaziona con le persone, spiega le regole, invita ad allontanarsi o a desistere dalle violazioni poi, qualora persistano, contatta i colleghi per inviare sul posto le pattuglie. D’altronde - secondo De Lillo - abbiamo sempre dichiarato inaccettabile sia che i turisti ai tavolini o i malgratesi a passeggio si vedessero bersaglio delle pallonate, sia dovessero convivere con inciviltà di ogni sorta: gente che beve, fuma, si sdraia dappertutto, salta e si tuffa dai pontili o prende il sole seminuda».

Secondo i carabinieri in congedo intervenuti ieri all’esordio della convenzione «sono stati già raggiunti buoni risultati in circostanze simili: col Comune di Galbiate, per esempio, la convenzione ha permesso di ridurre pressoché a zero i rilevanti fenomeni lungo il lago di Annone, in località Sala al Barro, dove in passato erano ricorrenti gli accampamenti abusivi lungo la riva con situazioni di degrado e, coi residenti, tensione. La presenza e l’approccio informativo e dissuasivo abbiamo riscontrato che funziona molto di più rispetto alla pioggia di sanzioni una tantum. Invece, il presidio costante induce il passaparola, quindi chi ha intenzioni sconvenienti prende il largo e gli altri comprendono le regole e, chiarendole in modo opportuno, vi si adeguano».

Per il sindaco, Michele Peccati, «questo è un primo passo: essendoci appena insediati, abbiamo affrontato subito questa priorità, con una collaborazione di qualità e importante, che andrà di pari passo con le iniziative di riqualificazione e un approccio più generale, incluso il coinvolgimento degli esercenti».

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