Malgrate: ancora sfollate le tre famiglie di via Pian Sciresa

L’assessore Corti: «Devono essere definite le modalità di ancoraggio dell’immobile alla roccia sottostante, per garantire che non si verifichino ulteriori smottamenti»

Dopo una decina di giorni fuori casa, non ci sono tuttora le condizioni affinché possano rientrare le tre famiglie residenti in via Pian Sciresa al civico 9, sfollate dalla propria abitazione, a rischio frana.

«Attualmente - fa il punto l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Francantonio Corti - le prove penetrometriche si sono concluse e siamo in attesa a breve dei risultati. A stretto giro ci verrà ultimata e consegnata anche la relazione tecnica con le varie soluzioni che possono prospettarsi come adeguate alla circostanza e praticabili. All’inizio della prossima settimana - prosegue l’assessore - è prevista infine una riunione tra i tecnici, sia dell’amministrazione pubblica, sia della parte privata, allo scopo di stabilire come sia possibile procedere. Le famiglie restano fuori casa, mancando tuttora - ribadisce Corti - le condizioni affinché venga revocata l’ordinanza di evacuazione dell’immobile a rischio. Il tema è, sostanzialmente, quello di definire le modalità di ancoraggio alla roccia sottostante, per garantire che non si verifichino ulteriori smottamenti».

Evidentemente, non si tratta di un problema di poco conto: né dal punto di vista progettuale, né da quello della successiva realizzazione; di fatto, la frana dei giorni scorsi, in pieno nubifragio, ha eroso il giardino dell’abitazione plurifamiliare fino a un paio di metri dai muri portanti. Qualora un ulteriore evento atmosferico eccezionale provocasse il dilavamento del terreno ancor più da vicino e in profondità, l’immobile verrebbe a trovarsi parzialmente sospeso nel vuoto, ovvero privato di una parte della fondazione e dell’appoggio. Frattanto, alcuni lavori sono stati già intrapresi dalla proprietà, per tamponare l’accaduto.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha già chiarito, e ribadisce, che «il Comune sta mettendo in sicurezza il luogo ai fini dell’incolumità pubblica e della tutela del territorio. La frana, com’è noto, interessa per la maggior parte la proprietà su cui sorge la palazzina e poi una porzione di territorio pubblico. Il Comune interviene (e paga) per la propria parte e i privati si occupano specificatamente di quanto è nella loro competenza, a parte aver mandato avanti congiuntamente la richiesta in Regione di finanziamenti per la calamità naturale. Quando avverrà l’erogazione dei contributi, seguirà anch’essa strade distinte».

Intanto a Pian Sciresa il sindaco Michele Peccati ha chiuso dallo scorso sabato anche il sentiero di accesso alla Croce e alla vicina baita, denominato “Tranquillo Ferranti” e accessibile nella prima parte della salita mediante gradini. La motivazione è sempre l’eventualità che possano verificarsi ulteriori smottamenti, su un fronte esteso e si rende quindi necessario tutelare gli escursionisti di passaggio. L’accesso alla Croce e alla baita resta possibile da altri percorsi, come passando dalla zona della teleferica, o dal rione Porto o scendendo dal Monte Barro.

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