Cronaca / Circondario
Lunedì 09 Aprile 2018
L’Osa, mezzo secolo
e tante escursioni
Al centro Fatebenefratelli l’evento che ha celebrato i cinquant’anni di attività
Mezzo secolo di escursionismo giovanile: è il traguardo raggiunto dall’organizzazione sportiva alpina “Osa”, che ha organizzato la presentazione della cinquantesima edizione del suo longevo corso al centro civico “Fatebenefratelli”.
L’auditorium era gremito e, davanti a tanta folla, la presidente Laura Valsecchi ha illustrato l’iniziativa per il 2018. Anche l’edizione numero 50 del corso di escursionismo sarà, naturalmente, aperta a tutti i ragazzi e le ragazze dalla terza elementare alla terza media, come sempre in passato. I due nuovi responsabili - Sandra Valsecchi e Stefano Perego – sono a propria volta intervenuti nella serata, coinvolgendo alcuni dei predecessori chiamati a salire sul palco per portare il proprio saluto. Tra gli assenti, è stato applaudito Andrea Chiarcos – che è stato, tra l’altro, insegnante delle scuole medie e poi vicepreside dell’istituto lecchese “Badoni” – il quale guidò il corso ai suoi esordi, dal 1969 al 1979; a lui è seguito, nel 1980, Giambattista Crimella poi, dal 1981 all’87, Giancarlo Ratti, scomparso da alcuni anni e rappresentato dal cognato; una lunga parentesi è stata affidata – dal 1988 al 1993 – a Pierfranco Arrigoni, infine, dal 1994 al 2009, a Valter Panzeri e, fino a quest’anno, a Gigia Sala.
Alcuni degli ex responsabili del corso sono stati intervistati sulla loro esperienza, poi l’assessore comunale allo Sport, Antonio Rusconi, ha preso la parola per ringraziare l’”Osa” «nota per i titoli vinti di marcia alpina a livello nazionale, oltre che per questa attività educativa, che si ripete da cinquant’anni, a favore dei più piccoli». L’organizzazione sportiva ha garantito un’ideale staffetta tra le generazioni: i ragazzi di oggi sono stati protagonisti l’altra sera, sfilando per la consegna del materiale necessario a intraprendere le escursioni. La prossima meta sarà domenica 22, quando si salirà sul Monte San Martino.
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