Cronaca / Circondario
Domenica 21 Febbraio 2016
Lieto evento al circo Grioni
È nato un piccolo dromedario
Valmadrera, una fila di bambini inteneriti e stupiti per salutare il cucciolo. Referendum tra il pubblico per scegliere il nome
Fiocco azzurro: il neonato è venuto alla luce l’altra mattina, alle 5.30; mamma e figlioletto stanno bene: il piccolo, alla nascita, pesava 25 chili. No, nessun errore: infatti, il lieto evento riguarda una tenera famigliola di dromedari e la sala parto è stata allestita nel circo “Grioni”, che da due settimane ha piantato le tende in via Casnedi e oggi, domenica, alle 16.30, terrà l’ultimo spettacolo.
La fila dei bambini, inteneriti e stupiti davanti a quello che sembra un peluche animato, è però già in atto da ieri, quando il personale del circo ha cominciato a consentire l’accesso al recinto dove il cucciolo si trova insieme a mamma e papà; anche stamattina, dalle 10 alle 12.30, sarà orario di visite. Nel pomeriggio, invece, durante l’ultima esibizione a Valmadrera, la famiglia Grioni organizzerà una sorta di referendum tra il pubblico, per decidere come chiamare il dromedarietto: «I nomi in lizza – annuncia il direttore, Marco Grioni – sono: Lario, in omaggio al territorio dov’è nato; Banderas, in ricordo del nonno; oppure, come emerso dagli altri bambini che lo hanno già visto, Sandokan. Un paio di nomi sono un po’ bizzarri – conclude il direttore – ma tant’è: a noi sta a cuore solo che il cucciolo sia in perfetta salute, come infatti è; il resto è secondario».
Il circo “Grioni” è tornato al centro delle polemiche, durante i suoi ultimi spettacoli: da Sesto San Giovanni, a Calco l’altra settimana, a Valmadrera adesso, è stato presidiato dagli ambientalisti, che manifestano ad ogni spettacolo sia contro i circhi dotati di animali in genere sia, nelle città precedenti, per l’«incuria, gli animali che scappano dal “Grioni” e vengono lasciati vagare»; infine, a Valmadrera Marco Grioni aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine lo scorso weekend, lamentando che gli attivisti si tenevano «a molto meno dei cento metri dall’ingresso, volantinando per giunta il falso»; ora, rimarca: «La migliore smentita di certe teorie è proprio questo lieto evento: chiunque s’intenda davvero di natura sa che gli animali si riproducono soltanto se vengono tenuti con particolare cura e si sentono tranquilli».
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