Cronaca / Circondario
Lunedì 14 Giugno 2021
Lecco. «Vecchio nucleo ricco di fascino
ma penalizzato dai collegamenti»
Il consigliere Filippo Boscagli propone alcuni progetti per avvicinare Pescarenico al centro città
Un nucleo vecchio che avrebbe tutte le carte in regola per splendere.
Eppure, tagliato fuori dai contatti con il centro e gli altri quartieri, vive invece di degrado, sporcizia e ormai anche episodi di violenza. Le proposte per Pescarenico? Secondo il consigliere di Lecco Ideale, Filippo Boscagli, «riannodare i collegamenti del vecchio borgo dei pescatori con la città e l’altra riva dell’Adda, ad esempio con una ciclopedonale a lago o riqualificando il ponte della Ferrovia, o ancora rimettendo in sesto l’attracco di Piazza Era. E, ovviamente, manutenzione e pulizia. Piccole azioni che possono tuttavia fare la differenza per il destino del nucleo vecchio di Pescarenico».
Boscagli aveva introdotto la sua riflessione già in Consiglio comunale: «Dopo essere stata la terra di Manzoni e Fra Cristoforo, è ultimamente nota per le nutrie e l’insopportabile trafila di barbecue che costeggiano Adda e lago in zona Rivabella. Vanno aggiunti l’ormai storico atteggiamento di inciviltà dei padroni dei cani e le segnalazioni di episodi di violenza nelle vie storiche del nucleo vecchio e in Piazza Era».
Il tutto, prosegue poi il consigliere sul nostro giornale, perché «di fatto manca totalmente un aggancio tra la zona vecchia di Pescarenico e il resto del contesto turistico e centrale di Lecco, c’è una cesura assoluta tra Ponte vecchio e i vicoli intorno a piazza Era. Sarebbe interessante ipotizzare la continuazione seria della ciclopedonale, anche a sbalzo sul lago, e pensare anche alla riqualificazione del ponte della ferrovia a sud, rendendolo pedonabile e percorribile in bici. Sono due proposte concrete che contribuirebbero a portare più persone nel nucleo vecchio di Pescarenico, facendolo uscire dal cono d’ombra attuale. Del resto, basta fare due conti sui numeri dei passaggi attorno al lago di Olginate e Pescate: sarebbe un contributo essenziale a rivitalizzare la zona».
Senza contare le attività commerciali, inghiottite dallo stesso buco nero che ha segato ogni collegamento fuori dal nucleo storico. «Siamo in una zona semi-centrale di Lecco, che vive tuttavia il paradosso di pagare lo stesso costo (o forse peggiore) dei rioni più periferici, quelli che hanno assistito mano a mano alla chiusura di tutti i negozi di vicinato. Ripeto, qui è quasi paradossale perché parliamo di un luogo dal quale si arriva a piedi in centro, parte di un itinerario manzoniano. Eppure niente. Ed è un peccato perché Pescarenico è oggettivamente una perla. Forse ci dimentichiamo che, oltre a un lago, abbiamo anche un fiume. Lanciamo un messaggio chiaro, torniamo a incentivare e valorizzare le attività commerciali di prossimità».
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