Lecco, traffico e parcheggi: «E’ sempre peggio»

Cittadini e negozianti sempre più esasperati per i continui cantieri che sorgono in centro città. Pochi vigili e pochi posti auto. Ma c’è chi dice: «La città diventerà più bella»

«Dove sono i vigili?». Nella sua carriera da ingegnere, Giuseppe Sironi di cantieri ne ha curati tanti. Nello stesso periodo di tempo, da lecchese residente in viale Turati, Sironi ha assistito a un netto peggioramento della viabilità cittadina. L’avvio del cantiere del teleriscaldamento in via Sassi sarebbe l’ultimo step di questo processo.

«Credo che questa città – spiega l’ingegnere - non abbia mai avuto una politica seria sulla viabilità. Gli agenti di Polizia Locale dovrebbero presidiare gli snodi più delicati per dare indicazioni. Non dovrebbero pensare solo ad andare in giro a fare le multe». La posa dei tubi del teleriscaldamento in via Sassi è partita lo scorso 17 giugno e si protrarrà fino al prossimo 3 agosto. Per permettere i lavori, è stato istituito il senso unico in direzione di via Marco d’Oggiono. «La viabilità a Lecco è peggiorata negli ultimi anni. – conferma Vittorio Rosa – Io cerco di muovermi con l’auto il meno possibile, piuttosto vengo giù in moto o a piedi ma almeno non devo stare in giro trenta minuti a cercare un parcheggio».

Il problema del traffico, infatti, per molti si affianca all’assenza di un numero sufficiente di posti auto. «Da quando è partito il cantiere – spiega Ahmed, barbiere in via Marco d’Oggiono – il problema non è tanto il rumore quanto il fatto che non c’è più posto per la macchina. Quando la strada era normale avevo più clienti. Il lato positivo è che hanno riasfaltato il tratto qui davanti al negozio». Negli ultimi quattro anni, Francesco Rocca, titolare di un negozio di informatica in via Cattaneo, ha accumulato più di 4mila euro di multe per divieto di sosta. «Non ho il pass per i residenti. – spiega il negoziante – Trovare posto per la macchina è veramente complicato. Da quando sono partiti i lavori, la strada è spesso bloccata dalla coda e i clienti non riescono più a fermarsi neanche per un attimo. Se lo fanno e arriva un bus in quel momento, si blocca tutto». Da quel traffico poi Rocca deve passare per rientrare nella sua casa di Malgrate. «Lo sa che la sera ci metto trenta minuti per arrivare da qui al ponte Kennedy?».

Problemi simili si registrano anche in un’altra zona delicata come il lungolago: lì fino al primo luglio è in corso la prima fase dei lavori per il waterfront dedicata alla riqualificazione del marciapiede di lungolario Cesare Battisti. Per questo, sono stati istituiti il senso unico a salire lungo via Nava, nel tratto compreso tra via piazza Cermenati e via Parini, e l’obbligo di svolta a destra al termine di via Parini in direzione via Nava. «Forse – commenta Adele Chiappa, impiegata in un negozio della zona – era meglio non fare questi lavori d’estate. Trovare parcheggio è molto difficile e quando toglieranno quelli sul lungolago sarà ancora peggio. Il traffico in via Nava, soprattutto la sera, crea smog che si aggiunge ai rumori del cantiere». A pochi metri di distanza, Salvatore Carito dà un altro punto di vista sulla questione. «Da quando sono partiti i lavori – spiega il parrucchiere – non si crea più la coda al semaforo e questo mi permette di anche tenere la porta del negozio aperta. È vero, tante persone sono preoccupate per l’eliminazione dei parcheggi sul lungolago. Credo però che le novità spaventino sempre. Quando nel 1998 Bodega chiuse piazza Garibaldi alle auto sembrava dovesse finire il mondo. Mi sembra che invece sia più bella».

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