Cronaca / Circondario
Lunedì 22 Novembre 2021
Lecco. Traffico in città
I passaggi a livello: un ostacolo
Nelle vie Fra Galdino e Belvedere le sbarre abbassate spesso costringono a lunghe attese
Archiviate, almeno per il momento, le rotonde che avrebbero snellito la viabilità in città, restano i passaggi a livello che a sbarre abbassate costringono a lunghe attese, con inevitabili conseguenze sulla viabilità.
Il passaggio a livello di via Fra Galdino che collega il Caleotto, Germanedo e la parte alta della città con Pescarenico; e il passaggio a livello di via Belvedere tra viale Turati e il lungolago in direzione del centro città sono dei “canali” essenziali alla circolazione stradale cittadina, l’ideale sarebbe venissero sostituiti con dei sottopassi. Come si sta progettando in Valtellina in vista delle olimpiadi invernali di Milano Cortina: è prevista la soppressione di sedici passaggi a livello che interferiscono con la strada provinciale, a Lecco è scongiurato il rischio di trovarsi con i due piccoli valichi di collegamento chiusi, come era già successo in via della spiaggia a Chiuso oltre dieci anni fa.
Il passaggio di via Fra Galdino è fondamentale in quanto, soprattutto nei momenti di traffico rallentato permette di raggiungere Pescarenico da Germanedo e dalla parte alta della città percorrendo via Rosmini per trovarsi su via Fra Galdino e da lì immettersi in corso Martiri. Passaggio che recentemente è stato sistemato dalle Ferrovie.
Lavori anche all’attraversamento di via Belvedere, con l’asfaltatura del tratto tra i binari, e nello spazio attorno al passaggio a livello sia per chi scende da viale Turati che per chi da via Belvedere si immette sul viale. Posizionati anche i cartelli che invitano a non attraversare con le sbarre abbassate e a non usare i binari come percorso pedonale per spostarsi da un punto all’altro della città.
A Chiuso sparito il passaggio a livello di via alla Spiaggia erano iniziati i problemi per i residenti.
I lavori partiti a fine maggio 2019 sono terminati ad agosto del 2020.
L’opera coordinato da Rfi, le ferrovie, è costata 1.424.460 euro, finanziati per un milione di euro dal “Patto per la Regione Lombardia” del 2016 e per 424.460 euro dal Comune. Un’opera molto attesa che era stata al centro di polemiche nel rione, con il “Comitato di Chiuso” che aveva organizzato una tavolata con pranzo di protesta lungo via alla Spiaggia.
A suo tempo il passaggio ferroviario di via alla Spiaggia era stato chiuso dalle ferrovie in quanto ogni giorno si creavano lunghi incolonnamenti ed ingorghi, con auto anche bloccate lungo la strada principale. Una situazione che era diventata insostenibile negli orari di punta, tanto che le ferrovie erano corse ai ripari chiudendo il passaggio, murandolo e bloccando la possibilità di transito anche ai pedoni.
Quanto alle rotonde il Comune per il momento ha accantonato la realizzazione dei rondò tra via Marco d’Oggiono, via Carlo Porta e viale Dante; tra corso Martiri, viale Dante e viale della Costituzione; tra viale della Costituzione e via Leonardo da Vinci con la revisione dell’ingresso verso piazza Mazzini; tra via Nazario Sauro e il lungolago nella zona dell’ex ristorante Larius, con la possibilità di fare inversione di marcia.
Nel 2019 il Comune aveva presentato il piano per togliere i semafori delle principali vie di accesso verso il centro con la realizzazione delle quattro rotatorie.
Nella relazione del centro studi Pim emergeva che sul ponte Manzoni transitano ogni giorno ben 37mila veicoli in direzione Milano, di questi 2.800 nell’orario del rientro; e 38mila in direzione Lecco di questi 3mila nell’orario di punta. In corso Bergamo ne scorrono oltre 10mila al giorno in direzione di Calolziocorte e 11mila in direzione del centro, sul ponte Kennedy ne passano ogni giorno 15mila in ingresso del capoluogo e 9.600 da Lecco verso Malgrate, 7mila invece sul ponte Azzone Visconti.
Un numero elevato di mezzi che ogni giorno arriva in città.
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