Cronaca / Circondario
Martedì 02 Maggio 2017
Lecco. La pista ciclabile
sarà “cardiosicura”
Da Lecco, a Vercurago, da Garlate a Pescatedefibrillatori automatici in alcuni “punti sensibili”. Verranno ubicati in tutti i paesi dell’anello ciclabile
Tutti i Comuni interessati hanno confermato la loro adesione: la “ciclovia dei laghi di Garlate e Olginate cardioprotetta” sta per prendere forma.
L’associazione regionale di Protezione civile Centro coordinamento radio soccorso (Ccrs) ha lanciato il progetto che si pone l’obiettivo di rendere più sicura una delle infrastrutture più belle e apprezzate dell’intero territorio provinciale.
La ciclabile che ad anello costeggia il lago da Lecco a Vercurago, da Garlate a Pescate rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile per migliaia di cittadini, che arrivano anche da fuori provincia per godere della bellezza dei nostri luoghi. I responsabili lecchesi del sodalizio, rappresentati da Cristiano Pelà, si sono però resi conto che c’è un punto che merita attenzione: l’assenza di postazioni dotate di cardiodefibrillatore.
«L’idea di dotare la pista con defibrillatori automatici esterni parte da lontano – ha spiegato -; nasce da sopralluoghi fatti sul percorso della ciclopedonale del lago di Garlate e Olginate» e che ha portato all’individuazione di alcuni punti “sensibili”, nei quali si è deciso di collocare i primi cinque apparecchi.
Uno ciascuno, verranno ubicati a Pescate, Garlate (in linea d’aria alle spalle del museo della seta Abegg), Olginate (in corrispondenza dell’area di sosta per i camper), Vercurago (vicino al porticciolo) e a Lecco (zona Rivabella, nei pressi del campeggio).
Il progetto che l’associazione intende portare avanti è relativo all’acquisto con installazione e manutenzione delle strumentazioni, oltre alla formazione di personale in grado poi di utilizzarlo.
Per l’acquisto, l’installazione, la videosorveglianza, la dotazione di corrente e la manutenzione si è deciso di coinvolgere le varie realtà locali, i Comuni, la Provincia, la Regione e il 118.
Complessivamente, il progetto avrà un costo di circa 18mila euro, necessario per l’acquisto di sei defibrillatori (cinque installati più uno di scorta), e delle teche radioallarmate con videocamera e combinatore telefonico collegato al numero unico di emergenza 112, oltre che per installazione e collegamenti vari.
Allo studio, per reperire i fondi necessari, diverse soluzioni. Tra le altre, la raccolta e successiva vendita di materiale ferroso di scarto. Ma si è alla ricerca di sponsor e sostenitori, che verranno indicati nella targa che accompagnerà l’inaugurazione del defibrillatore. Per il momento, si è fatta avanti Silea, che ha contribuito con duemila euro, mentre è in corso una sottoscrizione a premi finalizzata a sostenere questo progetto. Info: www.ccrs.eu; [email protected]; 393/9689890. Donazioni iban IT69N0503422901000000008587 .
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