Cronaca / Circondario
Giovedì 11 Marzo 2021
Lecco. La famiglia Sozzi
torna al 100% di Promemoria
Riacquistata la partecipazione del fondo, in programma investimenti e una nuova fabbrica - Cambiano anche il marketing e i servizi alla clientela
Nuovi investimenti, il prossimo avvio di una nuova fabbrica e l’idea di dare il via a una scuola internazionale dedicata al sapere artigiano nella fabbricazione di mobili di design.
La recente riacquisizione da parte della famiglia Sozzi della quota che tre anni fa era stata ceduta al fondo Nuo Capital coincide con una nuova stagione di creatività per Romeo Sozzi, che con i suoi tre figli Paolo, Stefano e Davide ha portato il design di lusso e la sua passione per il legno e per l’artigianalità del lavoro sui mercati del mondo con i marchi Promemoria e Bottega Ghianda.
L’azienda lecchese è dunque di nuovo proprietaria del 100% del capitale, in una decisione, quella della riacquisizione delle quote, spinta dalla volontà di reagire alla paura indotta dalla pandemia con un atto di coraggio e con nuovi investimenti.
«Viviamo in un territorio incredibile – afferma Romeo Sozzi - per quantità e qualità di tanti piccoli laboratori mandati avanti da artigiani espertissimi e umili, capaci di lavorare nel silenzio con tecnologie molto avanzate messe a punto da loro stessi. Ci sono tante proibizioni nel mondo per bloccare il made in Italy, ma ciò non accadrà perché nulla ci impedisce di continuare a fare leva su un patrimonio di conoscenza e di reputazione che non ha eguali».
Sozzi spiega che ora il prossimo piano industriale riparte da una riorganizzazione sul fronte creativo, strategico, produttivo e su quello commerciale.
Una riorganizzazione che definisce «dal basso» che per Sozzi significa «la nostra priorità, quella per cui decidiamo di far nascere un progetto».
Così è stata ripristinata e riorganizzata tutta la «cabina del fare» che include designer, architetti, ricerca del progetto e collocabilità dei prodotti in quest’epoca di attenzione alla sostenibilità ambientale. Al contempo ora è in via di ripristino anche la fabbrica di Valmadrera a cui si unisce il nuovo progetto di un altro insediamento di produzione. «Siamo impegnati su questo fronte – afferma Sozzi – seppure nella grande difficoltà per gli spostamenti che tutti viviamo in questo periodo di emergenza sanitaria, in un aspetto che investe soprattutto la parte commerciale».
Sozzi e i suoi figli stanno innovando le strategie che riguardano i negozi di Mosca, New York, Londra, Varsavia, Monaco, realtà a cui, in aggiunta a quelle che l’azienda ha nel Far East, ora si è deciso di dare una nuova visione: «Consideriamo – afferma Sozzi - che nelle metropoli sono cambiate anche le consuetudini di scelta e di acquisto. Spesso il cliente si presenta in negozio accompagnato dal designer o dall’immobiliarista, quindi stiamo rivedendo anche il modo di relazionarci. Ma tengo molto a dire – sottolinea Sozzi – che se da un lato il mondo commerciale sta cambiando, noi ci adeguiamo ma sempre con una visione di grande artigianalità. C’è una cosa che ho nel cuore e che voglio realizzare quando ci sarà la nuova fabbrica: vorrei avere una scuola di alto livello internazionale per la lavorazione del legno in quanto anche nel proliferare di grandi catene di fabbricazione di mobili ci sarà sempre bisogno della mano esperta della creatività artigiana».
Un’innovazione, quella di Promemoria, che guarda anche alle nuove tendenze dell’economia circolare perché «meno si consuma e più servono prodotti duraturi, di cui avere cura. Tutti abbiamo in casa qualcosa di non nuovo, che arriva da nostri antenati e che conserviamo come una pagina di storia famigliare. Immaginiamo che nel nuovo corso dell’economia dovremo farlo sempre di più con i mobili che acquistiamo».
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