
Cronaca / Circondario
Martedì 08 Aprile 2025
Lecco: «Gli Amici di Chiara», trent'anni a sostegno della ricerca
Lecco
Una serata di amicizia e di musica, grazie alla New Pop Orchestra, per celebrare i primi trent’anni di attività dell’associazione Gli Amici di Chiara di Vercurago. Il Palataurus di Lecco si è riempito delle tantissime persone che dal 1995 ad oggi hanno preso parte e collaborato con l’associazione per promuovere iniziative sul territorio, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della leucemia infantile e per raccogliere fondi a sostegno della ricerca portata avanti dalla Fondazione Maria Letizia Verga e dello sviluppo del reparto di ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza.
«Questa sera vogliamo ringraziare tutte le persone che in questi anni ci hanno aiutato e hanno collaborato con noi, permettendoci di realizzare tantissime iniziative, grazie alle quali abbiamo raccolto fondi per la Fondazione Maria Letizia Verga di Monza – ha sottolineato Giusi Calò, mamma della piccola Chiara scomparsa proprio trent’anni fa, e fondatrice dell’associazione -. Vogliamo anche trasmettere loro la carica per continuare con noi questa esperienza anche in futuro».
Trent’anni, un traguardo importante durante il quale Gli Amici di Chiara hanno creato una fitta rete di collaborazioni con le realtà e le altre associazioni del territorio, le amministrazioni, i tanti sostenitori. «Quando siamo partiti eravamo in pochi amici, poi il gruppo è cresciuto e intanto si è costituita davvero una grande rete di persone che vuole partecipare ai nostri progetti. E più siamo, più la raccolta fondi dà i suoi frutti – aggiunge Roberto Gualtieri, papà di Chiara e fondatore dell’associazione insieme alla moglie -. Stasera vogliamo anche regalare ai nostri sostenitori il concerto della New Pop Orchestra di Bergamo, diretta dal maestro Alfredo Conti, e una fetta di torta».
Attualmente la Fondazione Maria Letizia Verga è impegnata nella costruzione di una nuova torre per raddoppiare lo spazio a disposizione dei ricercatori del Centro Tettamanti. Un progetto “Grande” di nome e di fatto, così come grandi sono i passi avanti compiuti dalla ricerca.
«Il futuro della cura dei bambini affetti dalla malattia che ha colpito anche Chiara è stato e sarà solo nella ricerca – spiega il dottor Andrea Biondi, direttore scientifico della Fondazione Tettamanti e professore senior di pediatria dell’Università degli Studi di Milano Bicocca -. “È stato” perché abbiamo visto i progressi messi a punto in questi trent’anni, “sarà” perché ci sono ancora bambini che come Chiara di leucemia muoiono. E allora pensare che il progetto “Grande” significa oggi una torre che amplierà ulteriormente gli spazi dedicati all’attività di ricerca su queste malattie, le leucemie, le malattie ematologiche del bambino e dell’adolescente, ci dà la possibilità di guardare al futuro con speranza».
«I progressi in questi ultimi trent’anni sono stati grandiosi – afferma il pediatra ed ematologo Momcilo Jankovic -. Oggi l’85% dei bambini guarisce; la malattia scompare e la possibilità che si ripresenti è bassissima, praticamente uguale alla nostra di ammalarci. L’altra cosa importante emersa in questi anni è il miglioramento della qualità di vita di questi bambini o ragazzi che guariscono; l’aspetto psicosociale che abbiamo studiato dagli anni ‘70 in effetti sta dando grossi risultati. La difficoltà maggiore è riportare i ragazzi ad una vita normale e così anche le loro famiglie e di fatto questo è quanto stiamo ottenendo. Per cui, oltre ai risultati quantitativi ottenuti dalla ricerca scientifica, si aggiungono quelli qualitativi che stanno garantendo la reintegrazione sociale di bambini e giovani».
Gli Amici di Chiara, trent'anni a sostegno della ricerca. Video di Giulia Bario
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