Lecco-Bergamo:«Stiamo lavorando per farla ripartire»

Il sottosegretario Mauro Piazza spiega l’iter per la riprogettazione del tunnel

«Nessuna opera abbandonata, ma anzi uno sforzo corale per far andare avanti la procedura. Non la vedremo per i giochi di Milano-Cortina, ma fra i ricordi delle Olimpiadi ci sarà anche il fatto che hanno permesso la realizzazione della Lecco-Bergamo». Mauro Piazza, sottosegretario regionale, respinge l’idea di un’opera bloccata e abbandonata, ma anzi illustra i passaggi tecnici in corso per arrivare alla ripresa dei lavori, undici anni dopo la posa della prima pietra.

Il lotto del Lavello è stato inserito nell’accordo di programma con Anas

«Per quanto riguarda il lotto di Vercurago, si sta lavorando per sbloccare la procedura. Nella scorsa conferenza dei servizi è stata scelta la variante numero uno fra le tre proposte presentate. Nei primi dieci giorni di agosto c’è stata una riunione con il Ministero delle Infrastrutture, la Società Milano Cortina, Anas, Provincia e Regione per definire passaggi fondamentali come la convenzione che deve essere sottoscritta in merito al trasferimento di competenza delle aree di cantieri. Questioni molto tecniche e complesse, ma fondamentali perché l’opera prosegua. Ribadisco: non è un’opera abbandonata, ma si sta lavorando per mandare avanti la procedura con tutte le difficoltà che ci sono in questo paese».

Prospettive

I lavori, sostanzialmente, non sono mai partiti essendo stati realizzati solamente gli imbocchi di Chiuso e Calolzio: «È evidente a tutti - prosegue Piazza -che i tempi si sono molto allungati. Sappiamo tutto quel che è successo: l’azienda si è tirata indietro, c’è stata la causa, il passaggio di competenza dalla Provincia ad Anas visto che Villa Locatelli non ha più la capacità economica di realizzare un’opera che costa il doppio di quanto inizialmente ipotizzato».

Si parla di un orizzonte temporale al 2030: «La procedura avanza, è in marcia. Capisco che alle persone interessi quando si potrà percorrere la strada, ma a monte c’è un lavoro da fare essenziale perché si possa arrivare a risolvere questo problema. Si lavora per arrivare al progetto esecutivo e al quadro economico. A questo proposito, l’inserimento fra le opere olimpiche e la nomina del commissario ci agevolano dal punto di vista dell’iter autorizzativo e della copertura economica da trovare. Non vedremo la Lecco-Bergamo per le Olimpiadi, ma fra i ricordi che avremo dei Giochi ci sarà anche il fatto che avranno permesso di realizzare questa infrastruttura. Ci stiamo dando tutti da fare per andare avanti anche se la competenza è dello Stato».

Disagi

Poi la novità delle ultime settimane: «C’è stato l’inserimento nel contratto di programma di Anas della progettazione del terzo lotto della Lecco-Bergamo, quello del Lavello, senza cui l’opera sarebbe un’incompiuta. Si tratta di una novità rilevante perché significa che è stato inserito nell’elenco delle infrastrutture che Anas realizzerà via via che avrà le risorse dallo Stato. Se non si è in questa lista, l’opera non viene né progettata, né realizzata. Era una richiesta che portavamo avanti da anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA