Lecco-Bergamo, l’ipotesi “talpa” al palo?

Calolziocorte Concluse le interviste agli automobilisti, presto saranno elaborati e resi disponibili i dati - Il commissario straordinario e la decisione sul tracciato: sembra tramontare il progetto delle gallerie sotterranee

Entro il mese, forse addirittura entro la prossima settimana, si conoscerà qual è la soluzione progettuale che il commissario straordinario avrà scelto per la variante della Lecco-Bergamo lungo la ex 639.

Nel frattempo, per raccogliere ulteriori dati che sono già stati inviati alla società Rina di Genova che si occupa della progettazione per conto di Anas, la scorsa settimana e nei primi giorni di questa, numerosi automobilisti sono stati fermati da rilevatori della Irteco di Torino che hanno posto loro alcune domande.

Monitoraggio del traffico

Ad accompagnarli lungo la strada, garantendo la sicurezza durante le brevi soste ai margini della carreggiata, gli agenti della Polizia locale di Calolziocorte e di Lecco.

«L’indagine appena conclusa - spiega l’ingegnere Giorgio Oliveri, direttore tecnico di Irteco - aveva due obiettivi principali: il monitoraggio del traffico e la raccolta dati per un’indagine di tipo statistico».

«La campagna di monitoraggio del traffico - prosegue - è finalizzata a fornire ulteriori dati a chi sta studiando i vari aspetti connessi alla variante alle ex 639. Nel corso del monitoraggio, che è durato sette giorni, sono state prese in esame varie aree di studio e i principali nodi chiave di quell’arteria stradale».

Contemporaneamente si è provveduto a conteggiare il transito dei veicoli in entrambi i sensi di marcia 24 ore su 24 per un’intera settimana, così da potere avere una proiezione del traffico annuale.

Infine, conclude il responsabile Irteco, «sono state monitorate le intersezioni delle aree di studio e i flussi di svolta in corrispondenza dei nodi principali per tre giorni consecutivi, principalmente nelle ore di punta».

A completamento del quadro, sono state eseguite anche brevissime interviste ai guidatori. Fondamentale l’affiancamento della Polizia locale. A uomini e donne al volante è stato semplicemente chiesto il punto di partenza e la destinazione del viaggio.

Tutti i dati sono quindi stati elaborati e inviati alla Rina di Genova, che li integrerà con quelli già in suo possesso per passare alla fase definitiva della progettazione.

Corsa a tre

Ancora non si sa quale delle tre ipotesi progettuali, presentate nella conferenza di servizio dello scorso mese di settembre, sarà ulteriormente approfondita. Pare tuttavia sempre più improbabile che il commissario straordinario Luigi Valerio Sant’Andrea scelga quella che comporta l’utilizzo della “talpa” per lo scavo delle gallerie sotterrane e un costo di circa 300 milioni di euro.

Resterebbero le altre due. La prima, che ricalca il tracciato originario, prima che i lavori venissero bloccati per il contenzioso, prevede costi per 230 milioni di euro. La terza, invece, ipotizza un quadro economico d 260 milioni di euro e pesanti ricadute sulla zona calolziese della stazione ferroviaria.

«Fino ad ora - sostiene Mattia Micheli, consigliere delegato della Provincia di Lecco - non possiamo ovviamente sapere quale tracciato sarà scelto. L’ipotesi 2, quella della “talpa”, ci pare un po’ azzardata», afferma, lasciando intuire che anche a lui è giunta voce che la scelta si riduce agli due progetti. «Da parte mia - conclude - assicuro comunque che sosterremo la scelta del commissario, qualunque essa sia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA