Lecco-Bergamo: «Eppur si muove». I commenti all’indomani dell’audizione

Calolziocorte

Il comitato per una diversa Lecco-Bergamo insisterà per una soluzione progettuale differente, il sindaco di Calolziocorte ha trovato conferma a quanto va ripetendo da oltre un anno mentre quelli di Vercurago ha sentito con favore che finalmente si dell’intervento nel suo complesso. All’indomani dell’audizione in Regione sulla variante alla ex 639, le reazioni tra i più coinvolti sono differenti perché differenti erano le modalità con cui si sono rapportati al progetto sostenuto da Simico. Paolo Cola, presidente del comitato “per una diversa Lecco-Bergamo” non è certo soddisfatto. «Abbiamo avanzato una proposta di buon senso e ragionevole, quella cioè di realizzare un unico lotto che passi sopra l’abitato di Calolziocorte, ma non c’è stata neppure la disponibilità a parlarne. Eppure, sosteniamo le stesse cose che dice Anas. Di sicuro, nonostante la Regione abbia ribadito che si va avanti, non molliamo».

A valle della riunione, Cola sottolinea due novità, una positiva e l’altra negativa. Quella positiva è che «l’assessore Claudia Maria Terzi ha detto che la progettazione del lotto del Lavello è stata assegnata e che anche del lotto Cisano 2 si occuperà Anas». La cosa negativa è che «non c’è sicurezza che la progettazione del lotto del Lavello si trasformi poi in un progetto concreto».

«Noi - conclude Cola - insistiamo per il lotto unico, anche in considerazione del fatto che l’uscita sud è sempre sott’acqua». Il sindaco Marco Ghezzi ha trovato conferma nelle parole dell’assessore Terzi di quanto va ripetendo da tempo. E cioè che «al momento l’opera è in tale fase di avanzamento che è improponibile sospendere la progettazione», con il rischio di perdere i finanziamenti e i privilegi dovuti allo snellimento di procedure grazie al Pnrr. «Ho chiesto - aggiunge - che una volta completato il progetto del lotto Lavello, venga organizzato un tavolo di tutti gli enti competenti, in modo da risolvere prima eventuali problematiche». Inoltre, aggiunge, «ho chiesto che Simico incontri le persone interessate dagli espropri temporanei e dalle demolizioni, in modo da fornire indicazioni precise su tempi e indennizzi». «Vercurago - il commento del sindaco Roberto Maggi - non sarà presumibilmente coinvolta in modo significativo dai lavori di realizzazione dell’opera ma rimane il maggiore beneficiario» dell’opera. «È positivo sentir parlare nel suo insieme della Lecco-Bergamo fin troppo tempo rimasta una ‘Cenerentola’ della strade lombarde. Sul nostro territorio c’è un manufatto indicato come struttura per l’espulsione dei fumi. Se sarà confermato dal nuovo progetto, chiederemo le valutazioni di sicurezza sul possibile impatto ambientale del dispositivo, data la vicinanza al centro abitato».

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