Cronaca / Circondario
Venerdì 31 Marzo 2017
Lecco. «Assumiamo
Ma i tecnici sono pochi»
Il settore della chimica, plastica ha imboccato la strada della ripresa anche nei numeri dell’occupazione, Aristide Stucchi (Confindustria): «C’è un divario tra le competenze che servono alle imprese e quelle disponibili»
Il futuro del lavoro lecchese – e non solo – in visita alla Aag Stucchi di Olginate, una delle aziende più importanti del territorio. L’impresa ha ospitato il primo open day dedicato alle aziende di plastica, chimica e farmaceutica aderenti a Confindustria Lecco e Sondrio.
Si è trattato di una interessante occasione di incontro per una sessantina di ragazzi del liceo Grassi di Lecco, che hanno avuto la possibilità di conoscere più da vicino un elemento importante della variegata e ricca compagine delle imprese di questo gruppo merceologico.
Sono oltre cinquanta le aziende che operano nel comparto che comprende plastica, chimica e farmaceutica in Provincia di Lecco, per un totale di oltre 3.200 dipendenti. Forza lavoro che, però, è destinata ad aumentare: il settore attraversa infatti una fase di crescita e si stanno aprendo spazi importanti a livello di occupazione. Spazi che, però, non sempre si riescono a riempire.
Lo ha ricordato, alla platea composta da 50 futuri universitari, il presidente della Aag Stucchi, Aristide Stucchi, che da una manciata di mesi è anche alla guida della categoria in Confindustria. «I dati sull’economia anche locale parlano di una ripresa costante anche nel nostro comparto, che in Provincia di Lecco è secondo soltanto alla meccanica, anche se non è molto conosciuto. Il problema è che c’è una forbice tra l’offerta di lavoro e la domanda. In pratica, ci sono meno persone di quelle che servirebbero: stiamo crescendo ma si fatica a trovare personale specializzato. Tanto che alcune figure specifiche le ricerchiamo inutilmente da tempo».
In questo senso, il rapporto con le scuole del territorio è un elemento fondamentale per garantire l’ulteriore e futuro sviluppo del settore. «È importante promuovere e sensibilizzare gli studenti, permettendo loro di conoscere le aziende e il lavoro in senso più generale. In questo senso, il primo target devono essere le scuole a 360 gradi, intendendo sia i ragazzi che i docenti. Perché la formazione deve tenere in considerazione quello che serve alle aziende. Inoltre, dal 2000 in poi è cambiato tutto, con la digitalizzazione e alle imprese servono flessibilità e nuovi approcci che vengono dalle nuove generazioni: siete voi giovani – ha aggiunto il presidente, rivolgendosi direttamente ai liceali - ad avere le cartucce migliori in questo senso, perché siete nati con il cellulare e le nuove tecnologie in mano, mentre la mia generazione è cresciuta con i telefoni a gettoni».
Quindi, dopo l’introduzione di Stucchi, spazio alla visita guidata dell’azienda da parte degli studenti, tra uffici amministrativi e tecnici, officina e magazzino automatizzato.
Il tutto mostrando costantemente grande attenzione, tra domande e richieste di informazioni.
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