Cronaca / Circondario
Lunedì 30 Marzo 2020
Lecco. Addio al professor Damiani
Insegnante e grande divulgatore
Lutto nella scuola: dal 1978 al 2011 è stato docente di fisica al liceo Grassi
Abitava a Olginate, era uno studioso della relatività con all’attivo più libri
«Era un uomo curioso e libero nel pensiero, ha lasciato l’insegnamento nel nostro liceo nel 2011, dopo molti anni di fertile lavoro. Il suo contributo nel rinnovamento del percorso didattico della fisica al Grassi è stato significativo ed è ormai consolidato».
Così i colleghi del liceo scientifico e musicale Grassi, hanno ricordato Rodolfo Damiani, classe 1948, scomparso dopo essere stato ricoverato la scorsa settimana all’ospedale di Gravedona.
Laureato in Fisica, nel 1974, con una tesi sulla massa mancante negli ammassi delle galassie, già nel 1978 sale in cattedra, al liceo scientifico Grassi dove continua a insegnare fino al traguardo della pensione.
All’attività in classe alterna il ruolo di “scienziato” e divulgatore di saggista con la pubblicazione di diverse opere tra le quali “La Relatività. Lo Spirituale nella Scienza, per i tipi” edito da Marna con la seconda edizione, ampliata e riveduta nel 2007, con una prefazione firmata da Silvio Bergia, uno dei massimi esperti mondiali di didattica e storia della relatività e curatore di uno dei volumi dell’Opera Omnia di Einstein per conto della dell’Università di Princeton.
Residente a Olginate, era ora docente anche all’Università della terza età di Erba, un ruolo che lo coinvolgeva e gli stava dando parecchie soddisfazioni.
«La scorsa settimana mio papà era stato male ed è stato ricoverato all’ospedale di Gravedona visto che a Lecco non c’era posto - ricorda la figlia Alice Damiani - era positivo al coronavirus, anche se la causa del suo decesso sarebbe stata un infarto. Aveva la grande passione della Fisica che anche adesso che era in pensione continuava a portare avanti, ed insegnava all’Università della terza età di Erba. La sua scomparsa lascia un grande vuoto tra tutti noi, per me e per mia mamma, e tra tutti coloro che lo hanno conosciuto».
Negli anni ha tenuto decine di conferenze pubbliche e insegnato ai propri studenti che le rivoluzioni scientifiche negate alla cultura comune, se portate alla coscienza collettiva, potrebbero determinare una cambiamento evolutivo epocale, senza precedenti nella storia culturale dell’umanità.
Tanti gli ex alunni che ieri lo hanno ricordato con messaggi di cordoglio.
Sul sito del liceo Grassi i colleghi lo hanno ricordato con una citazione presa da un suo seminario del 2011: «La nostra finestra antropocentrica, antropomorfa, antropogenica, antropologica, ecc., non è per niente trasparente. Al contrario, è peggio di un vetro smerigliato e deformato soprattutto dalla nostra cultura, dal nostro paradigma di pensiero dominante, cioè dai nostri pregiudizi. Sono solo essi a renderci difficile da comprendere ciò che è come è, affinché il mondo sia così facile da viverci».
Rodolfo Damiani lascia la moglie Fernanda e la figlia Alice.
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