Cronaca / Circondario
Sabato 02 Settembre 2017
«L’autostazione? Diventi sede
dei servizi pubblici»
I risultati del sondaggio condotto dai 5 Stelle sulla destinazione della struttura
La maggior parte dei galbiatesi che hanno risposto al sondaggio del “Movimento 5 Stelle” sul futuro dell’autostazione non vogliono che la struttura venga sopralzata di un piano, inoltre preferiscono che venga adibita a servizi pubblici. Così si è espressa oltre la metà degli intervistati; quasi il 20% invece è favorevole al secondo piano e ai servizi pubblici, mentre altrettanti acconsentono al sopralzo, purché venga adibito a «servizi» qualsiasi.
Come ricorda il consigliere comunale del Movimento, Manuele Rusconi, «su una tematica così importante come la riqualificazione dell’autostazione, da alcuni mesi avevamo dato vita ad un sondaggio portato avanti tramite vari canali; sono stati utilizzati: WhatsApp, sms, Facebook, e-mail, il sito internet del movimento ed anche il volantinaggio. Possiamo concludere che, sulla riqualificazione dell’edificio, la maggior parte dei cittadini interpellati vorrebbe che non venisse costruito un secondo piano e che la destinazione fosse esclusivamente di tipo pubblico».
Rusconi spiega: «Al secondo posto nei risultati del sondaggio si collocano coloro che sarebbero d’accordo con la costruzione di un secondo piano, ma con un’offerta di servizi solo pubblici. Per altrettanti intervistati, il piano terra dovrebbe essere destinato solo ad attività di servizio pubblico, mentre la destinazione del piano superiore è per loro ininfluente».
Al 6% si colloca chi non vuole un secondo piano e non ha preferenze sulla tipologia di servizi da inserire nella nuova autostazione riqualificando il piano terra. C’è, infine, l’1% che opta per elevare l’edificio di un altro piano e accetta qualsiasi tipo di destinazione. «Prendendo atto di questi risultati – conclude Rusconi - e ritenendo essenziale l’opinione dei cittadini sulle questioni locali, a breve presenteremo un nostro progetto, realizzato da tecnici competenti. Questo esperimento, intanto, ha dato due risultati. Innanzitutto - conclude il consigliere dei 5 Stelle - ha dimostrato che, se c’è la volontà politica, i galbiatesi possono essere veramente inclusi nella progettualità comunale: infatti, se un piccolo gruppo di minoranza è riuscito a richiamare una buona partecipazione, spendendo poche decine di euro, cosa potrebbe fare un’amministrazione comunale intera? In secondo luogo, il sondaggio ha fornito un’indicazione che, seppur embrionale, risulta netta e chiara, utilizzabile come punto di partenza per un progetto nel quale i cittadini possano riconoscersi».
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