Cronaca / Circondario
Lunedì 12 Novembre 2018
L’autostazione abbandonata
«Può diventare un info point»
Il Movimento 5 Stelle ha organizzato un incontro pubblico sul futuro dell’immobile
Un edificio ad un solo piano, ma con terrazza, che possa ospitare un bar panoramico e strumentazioni – come i pannelli fotovoltaici e altre tecnologie - per rendere la nuova autostazione autosufficiente e «attiva» dal punto di vista energetico.
Così i 5Stelle vedono la «rinascita» dello stabile, di proprietà comunale, sorto nel 1965 come servizio ai pendolari e finito on disuso, tra 2008 e 2011, per problemi nella gestione. Da allora, chi prende il pullman non ha altro a disposizione che le piccole pensiline esterne. Come rimarcato l’altra sera dal consigliere comunale Manuele Rusconi, che ha illustrato il progetto proposto alla cittadinanza, «l’autostazione si presenta in stato di abbandono e degrado, forse con problemi anche di tenuta statica su via Primo maggio. L’autostazione - ha detto Rusconi, ribadendo il percorso partecipativo che il Movimento auspica - non è un feticcio: la valutazione dei costi e dei benefici, però, è dovere dell’amministrazione che non può lasciarla così nel limbo, passando il problema a chi verrà dopo, senza progettualità, mentre è proprio coi progetti che poi si possono cercare e trovare i finanziamenti; non il contrario».
Due le versioni proposte dai 5Stelle al pubblico della serata svolta nell’auditorium Golfari, entrambe derivate dal sondaggio intrapreso dal Movimento nei mesi scorsi, dal quale emerse la preferenza del campione di popolazione per un edificio, appunto, ad un solo piano e tutto adibito a funzioni pubbliche. Dal dibattito in auditorium è emersa la netta propensione verso soluzioni che includano anche l’ufficio postale «attualmente – hanno detto i presenti - collocato in una posizione tra le più infelici» e lo sviluppo della vocazione turistica: quest’ultima, in considerazione della posizione dell’autostazione all’ingresso del centro, provenendo da Pescate e da Lecco; è stata vivacemente sostenuta dal Comitato gemellaggio che si è detto pronto a spostare la propria sede da Sala al Barro dove si trova ora, per offrire servizi e aprirsi ai visitatori in uno spazio con funzione di infopoint, da ricavare appunto nell’autostazione se verrà ristrutturata. Ovviamente, il resto della struttura è pensata «con sala d’attesa per i pendolari, biglietteria (oggi dislocata in un altro luogo del paese) tavola calda e altre attività separabili da una parete mobile – ha spiegato sempre Rusconi - per essere eventualmente anche indipendenti dal bar; ricostruendo i servizi igienici, da via Primo maggio si potrebbe altresì ricavare l’accesso esterno a una sala polivalente, benché dal soffitto basso, ricavata nel seminterrato».
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