Cronaca / Circondario
Mercoledì 30 Gennaio 2019
L’assessore alla Cultura, dimissioni?
«No, la verità è che mi hanno fatto fuori»
OlginateSorpresa nel consiglio comunale in cui il sindaco Passoni ha comunicato il rimpasto
L’ormai ex Davide D’Occhio: «La scelta non è stata mia, la giunta ha deciso la mia estromissione»
Per il sindaco Marco Passoni si tratta di un rimpasto di giunta, derivato dalle dimissioni da assessore alla Cultura, presentate da Davide D’Occhio, 25 anni. Per il diretto interessato invece è stato fatto fuori.
Si è chiuso con un colpo di scena, il consiglio comunale di lunedì sera. Il sindaco Marco Passoni, ha dato notizia del rimpasto. Il sindaco si occuperà di lavori pubblici, ambiente e cultura; il vicesindaco Marina Calegari di urbanistica, attività produttive, sport e impianti sportivi; Luca Dozio commercio, informazione, informatizzazione e protezione civile; Paola Viganò istruzione, politiche sociali e politiche giovanili, e la new entry, Roberta Valsecchi diventa assessore al bilancio e partecipate.
«Fare bene»
Il primo cittadino ha voluto precisare: «Sento già commenti del tipo “La maggioranza si è spaccata” e “crisi di giunta”. Ovviamente non è così. Sono poco politico e più votato al fare pratico. Agisco solo nell’ottica del fare bene per Olginate. E credo in questo caso di aver fatto la scelta giusta». Quindi, non senza un po’ di commozione è entrato nel dettaglio: «Dopo un lungo lavoro di ascolto degli uffici, associazioni, cittadini e a un confronto serrato con la maggioranza, ho deciso di proporre un rimpasto dovuto in parte alle dimissioni dell’assessore D’Occhio, e pensato per ridare slancio all’attività amministrativa e per completare quanto abbiamo promesso». Quindi ha ringraziato l’ormai ex assessore.
L’intervento
D’Occhio ha preteso di poter dare la sua versione e ha affermato: «Da quello che dice il sindaco sembra che la scelta sua stata mia, non è assolutamente così. Il 6 dicembre il sindaco mi ha chiesto di rimettere le deleghe e l’ho fatto la settimana successiva sottolineando che derivavano più per motivi politici che personali. Da quel momento,visto che mancavano le condizioni di fiducia ho continuato a lavorare per impostare il lavoro e organizzare eventi che si vedranno prossimamente, ma non ho più partecipato a giunte e lavori comunali per non costituire intralcio e anche perché umanamente tutto ciò mi ha ferito, come mi ha ferito che nessuno mi abbia chiesto spiegazioni».
E senza mezzi termini ha accusato la giunta di aver programmato la sua estromissione: «La prova è che nessuno è stato trovato per prendere il mio posto perché si pensava potesse fare meglio, semplicemente attraverso un’azione metodica, strategica e politica, hanno isolato me per fare spazio».
E ha aggiunto: «Molto è stato fatto in due anni e mezzo, mi riferisco alla scuola di musica comunale, al bookcrossing, al poetry slam. Tutto poteva essere fatto meglio sicuramente, ma chi o cosa non è perfettibile a 23/25 anni? Io faccio gli auguri a me e alla giunta, e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato con me. Ma se si facesse un fermo immagine della maggioranza attuale e quella del precedente mandato, il confronto è impietoso. Tanti pezzi sono stati persi per strada. Io ho una visione diversa, che non vuole chiudersi nell’autoreferenzialità».
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