Cronaca / Circondario
Mercoledì 01 Febbraio 2017
L’assemblea sul forno
non cancella le paure
Valmadrera, relatori «amareggiati per il clima ostile»
Forti perplessità per il doppio ruolo della Tecnohabitat
È stata partecipata e, nella fase del dibattito col pubblico, anche movimentata, l’assemblea in cineteatro sullo studio da svolgere nel territorio fino a Galbiate, Suello e Lecco, sulle ricadute dell’inceneritore gestito dalla società pubblica Silea.
Numerosi i sindaci in sala e, tra le istituzioni, c’era anche il presidente della Provincia, Flavio Polano.
Applausi hanno sottolineato l’intervento dell’ex primario dell’Istituto dei tumori di Milani, Paolo Crosignani che ha offerto di recente la propria opera al territorio gratis; fischi e ironia hanno sottolineato alcune delle risposte dei relatori sul palco, che si sono detti «amareggiati per il clima insolitamente ostile»; per l’ex Asl (ora Ats) erano presenti Luca Cavalieri D’Oro ed Emanuele Amodio; per l’Università di Torino, incaricata dagli organismi di Silea dello studio, c’era Cristiano Piccinelli; per l’agenzia regionale dell’ambiente del Piemonte, ritenuta giudice terzo, ha parlato Ennio Cadum.
Molte domande del pubblico hanno riguardato il raffronto tra lo studio sulle ricadute del forno prescelto e quello, ritenuto più breve, sostenuto da Crosignani. Inoltre, l’avere affidato il modello delle ricadute degli inquinanti alla società lecchese Tecnohabitat ha suscitato contestazioni, «in quanto – ha ricordato l’ambientalista Mauro Dell’Oro – già coinvolta nel progetto di teleriscaldamento».
L’articolo completo e l’approfondimento sul giornale in edicola domani, giovedì 2 febbraio.
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