I ladri sono tornati a colpire fuori dall’istituto superiore “Rota” di Calolzio dove in un giorno solo sono stati rubati due motorini appartenenti a due studenti. Motorini che in poche ore i Carabinieri di Calolzio hanno ritrovato.
Non si parlava d’altro, in questi giorni alla scuola di via Vitalba: prima del furto, l’ennesimo, e poi del rapido ritrovamento. I fatti si sono verificati martedì primo pomeriggio. Come ci hanno raccontato alcuni studenti e studentesse raggiunti all’esterno dell’istituto superiore: «Martedì alle 13, all’uscita da scuola uno studente si è recato nello spazio fuori dai cancelli in via Vitalba che usiamo come posteggio per i motorini e si è subito accorto che il suo scooter era sparito. Un altro ragazzo che ha sentito dell’accaduto è corso poco più su, dove c’è un parcheggio pubblico. Aveva lasciato lì la sua moto da cross perché non aveva trovato altro spazio per parcheggiare. E anche il suo mezzo era sparito».
I ragazzi hanno subito lanciato l’allarme allertando prima il “112” e poi le loro famiglie. In pochi attimi sono arrivati i militari di Calolzio e la presenza della pattuglia ha attirato l’attenzione di tutti gli altri studenti. Sulla base di quanto raccontato dai derubati, sono partiti gli accertamenti. Indagini che si sono avvalse probabilmente anche dalle immagini del sistema di videosorveglianza del comune di Calolzio. E ieri, mercoledì al “Rota” si è diffusa subito la notizia che i Carabinieri di Calolzio avevano ritrovato i due motorini rubati. In poche ore dalla sparizione, le moto sono state recuperate. Erano in un garage nella frazione di Sala. Lo scooter pare fosse già stato smontato per rivenderne i pezzi. Non si sa se le forze dell’ordine siano riuscite anche a identificare già i responsabili. Quanto successo al “Rota” non è purtroppo una novità. Solo lo scorso marzo si era verificato un roccambolesco inseguimento nato tra Carabinieri e due malviventi scoperti a rubare motorini fuori dall’istituto superiore di Calolzio. Un inseguimento da film che aveva visto i ladri schiantarsi con una moto appena trafugata poi darsi alla fuga scavalcando la recinzione della scuola e correndo nel cortile, sotto gli occhi di decine di studenti e professori increduli. I presenti avevano assistito anche alla cattura di uno dei malviventi e un militare aveva dovuto fare ricorso alle cure mediche per le ferite riportate nella colluttazione. Per precauzione e per sicurezza, in quell’occasione i docenti avevano tenuto chiusi in classe al sicuro tutti gli studenti per circa un’ora.
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