Cronaca / Circondario
Venerdì 18 Dicembre 2020
L’addio a Mario Trovato
Il parroco: «Inizia la giustizia di Dio»
Questa mattina un centinaio di persone ha assistito ai funerali del fratello del boss Franco Coco Trovato - Don Erasmo Rebecchi: «Il Signore ci dà la possibilità della conversione anche all’ultimo istante della nostra vita»
Un centinaio di persone, fra chi ha partecipato alla funzione e chi ha atteso all’esterno della chiesa parrocchiale di Galbiate, hanno voluto prendere parte questa mattina all’ultimo saluto a Mario Trovato, 71 anni, fratello del boss ndranghetista Franco Coco Trovato, coinvolto in operazioni antimafia che hanno segnato la storia del nostro territorio.
Mario Trovato è mancato sabato scorso a causa di complicanze legate al Covid mentre era ricoverato all’ospedale di Trieste, dove era stato portato una decina di giorni prima dal carcere di massima sicurezza di Tolmezzo (Udine) dove si trovava per scontare la condanna definitiva di 15 anni e sei mesi per associazione a delinquere di stampo mafioso. Un contagio da coronavirus che sarebbe dunque avvenuto all’interno del carcere.
A celebrare il rito funebre il parroco di Galbiate, don Erasmo Rebecchi che ha invitato a compiere gesti di carità e amore per intercedere per i propri defunti e quindi anche per Mario Travoto.
«Il Signore chiede a noi di augurare il bene a tutti, soprattutto ai nostri cari che non ci sono più. Siamo quindi chiamati a pregare per il nostro fratello Mario. Ciascuno di noi verrà giudicato in base alle nostre opere di bene, carità e amore, opere che coprono una moltitudine di peccati. Siamo perciò invitati a compiere questi gesti per la nostra vita, la nostra anima, ma anche come preghiera di intercessione per i nostri cari defunti. È per questo che anche i gesti più semplici se fatti con questo atteggiamento e compiuti pensando al nostro fratello Mario hanno un grandissimo valore davanti agli occhi Dio».
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