Cronaca / Circondario
Martedì 05 Settembre 2017
La vertenza Aerosol va al tavolo di crisi
Rimane l’urgenza di nuovi capitali
In municipio l'incontro convocato dal sindaco con la proprietà e i sindacati
Mercoledì 13 il consiglio d’amministrazione della società, il giorno dopo vertice in Provincia
Quello che si è svolto ieri pomeriggio in municipio a Valmadrera è stato un incontro decisivo nel dare il via alla convocazione, per giovedì 14 alle 15 in Provincia, al tavolo di crisi sul caso Aerosol Service Italiana.
All’incontro hanno partecipato oltre al sindaco di Valmadrera, Donatella Crippa, e all’assessore comunale al Bilancio Antonio Rusconi, una rappresentanza dell’azienda (l’ad Giovanni Saggiomo e il direttore generale Iraci), il responsabile delle relazioni industriali di Confindustria, Giorgio Airoldi, i segretari sindacali provinciali dei chimici (Massimo Ferni della Femca-Cisl, Nicola Cesana della Filctem-Cgil e Celeste Sacchi della Uiltec-Uil), l’assessore alle Attività Produttive della Provincia Giuseppe Scaccabarozzi) insieme a Matteo Sironi dell’unità di crisi dell’ente provinciale.
La data fissata per il nuovo tavolo provinciale è immediatamente successiva al consiglio di amministrazione che l’azienda terrà mercoledì 13, che potrebbe deliberare l’annunciato e poi rinviato aumento di capitale utile a sbloccare la situazione finanziaria e a pagare gli arretrati (mensilità di luglio, agosto più la quattordicesima) ai 95 dipendenti di Aerosol, per i quali lo scorso marzo è stato rinnovato per un altro anno il contratto di solidarietà per 18 ore di lavoro su tre turni.
Si apre così col coinvolgimento di tutte le parti sociali e in via ufficiale la gestione di una crisi che si è manifestata con una serie di tappe nei giorni scorsi, a iniziare dalla comunicazione con cui l’azienda, terzista per forniture ai settori della cosmetica e soprattutto della farmaceutica, ha informato i sindacati dell’impossibilità di pagare gli arretrati.
Ne è seguita una conferenza stampa convocata dai sindacati per denunciare gli effetti sui lavoratori di una crisi finanziaria che sta rendendo difficile proseguire con la produzione nonostante le commesse non manchino nell’azienda un anno fa acquisita dalla “Seconda Investimenti” (ragione sociale che compare sulla nuova visura camerale), società della lussemburghese Karmainvest S.A.. Per entrambe amministratore unico è stato Giovanni Bartoli.
Un dato, quello della nuova ragione sociale, che preoccupa i sindacati per il fatto di «non sapere più a chi di fatto faccia ora riferimento la proprietà aziendale».
La crisi di Aerosol Service ha avuto in questi giorni anche un passaggio in Confindustria in presenza dell’ad e dei sindacati, che ora guardano al cda di mercoledì 13 chiedendo ai nuovi responsabili, insediati da due mesi, uno sforzo finanziario rilanciare l’attività. L’ipotesi minima è di un milione di euro, quanto basta per pagare gli arretrati e riagganciare alcuni fornitori.
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