Cronaca / Circondario
Lunedì 18 Febbraio 2019
La candidatura di Rusconi
I sì convinti e le ironie social
Il vicesindaco Raffaella Brioni: «È una scelta di squadra»
L’avversario Guida Villa: «Rieccolo», Felice Airoldi: «Timori per il forno»
Si moltiplicano le reazioni alla decisione del centrosinistra, “Progetto Valmadrera”, di ricandidare sindaco Antonio Rusconi - già due volte nella stessa carica, inoltre assessore, deputato e senatore - alle prossime amministrative di primavera.
C’è delusione tra chi sperava nella «briosa Brioni», vicesindaco sia nell’attuale mandato (con Donatella Crippa), sia nel precedente (con Marco Rusconi) e già assessore. Nessuna polemica, tuttavia: l’avvenente e vulcanica amministratrice dichiara: «Grazie della stima, ma quella di puntare su Antonio è stata una scelta di squadra, voluta tutti insieme, per il bene di Valmadrera».
Quanto a Rusconi, a chi gli chiede perché mettersi in gioco in un momento difficile per il Pd (del quale è tesserato), cita: «Si fanno cose da matti, e da innamorati; il mio amore per la mia città è arcinoto ma, a differenza di Cyrano, non mi accontento di amarla a parole». Sui social, non tutti plaudono: c’è chi dice che «Rusconi è bastato due volte: evitiamo la terza»; per altri «non cambia niente: in realtà, non se n’è mai andato». L’avversario Guido Villa, impegnato nella lista “Ascolto Valmadrera”, saluta su Facebook la candidatura con l’esclamazione coniata da Indro Montanelli per Giulio Andreotti: «Rieccolo». Gino Colombo, membro del consiglio pastorale, dissente: «Nel segno della continuità, grazie Antonio, per esserti reso disponibile».
Contro, con un pesantissimo attacco, si schiera Felice Airoldi, di “Spegniamo il forno”: «Quanto può valere, in termini di voti, il recente campetto in “sintetico” realizzato in oratorio? Ma si sa che a Valmadrera funziona così, da sempre; come si fa a portare avanti il cambiamento, se si sono già messi tutti d’accordo prima? A Valmadrera ci sono interessi enormi. Appena alzi la testa, vieni fucilato dai nemici e dai falsi amici. Il vero problema è chi ha la “gestione” del forno e del business teleriscaldamento; non il partito che vince».
Airoldi punta il dito anche contro le «cosiddette associazioni ambientaliste, pericolosamente vicine alla falsa sinistra del professor Rusconi». Quest’ultimo gli replica: «Airoldi non ha mai abitato a Valmadrera, non conosce il tessuto associativo, né la storia, le tradizioni, la cultura. Confrontiamoci su idee e progetti», esorta. Riccardo Isacchi, dal canto suo, ironizza: «Come sa di sale, il pane altrui» ma, per Airoldi, «qui la questione non è il sommo Dante, bensì le somme in gioco: resto curioso di vedere l’ “assessore al forno”, cioè all’Ambiente, di Rusconi - finora Gianpietro Tentori, Legambiente - Se è un “riciclato” delle associazioni ambientaliste di potere, il forno sarà assicurato per altri 50 anni».
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