Ko a scuola? Alla Moro c’è il “piano B”

Valmadrera Il progetto “Drop in” è rivolto agli studenti che, a metà anno, hanno capito di aver sbagliato indirizzo

Giù dal divano: per i ragazzi che hanno sbagliato scuola, o non hanno ancora trovato la strada giusta per il loro futuro, il centro di formazione “Aldo Moro” di Valmadrera ha il progetto “Drop in”.

«È rivolto sia a iscritti, sia a non iscritti alla nostra scuola, che - informa il direttore, Marco Anghileri - possano trarre vantaggio da un progetto parallelo a quello tradizionale, secondo un calendario personalizzato, senza lezioni in classe, né l’ansia del giudizio, dell’interrogazione, del dover stare ora nel banco. Il programma si adatta al ragazzo, mentre di solito è l’alunno che deve adattarsi al calendario».

«Le iscrizioni resteranno sempre aperte - precisa - in qualsiasi momento, c’è l’opportunità di intraprendere percorsi personalizzati di soli laboratori, in modo individuale o a piccolissimi gruppi, senza veri e propri professori, bensì con due educatori, rimettendosi in movimento. Il progetto è finalizzato a contrastare la dispersione scolastica».

L’occasione è a portata di mano sia per chi proprio ora, al termine del primo quadrimestre nell’istituto che frequenta, sta pensando di ritirarsi, ma senza sapere da dove ripartire; sia per chi già da tempo si è arreso.

Spiega Pierluigi Pintori, uno dei due educatori dell’“Aldo Moro”: «Il “Drop in”, per chi ha sbagliato scuola, è una possibilità per non rimanere fino a settembre inattivo, bensì sperimentare già coi laboratori una gamma di possibili sbocchi». Qui si fa disegno di arredo, falegnameria, si impara a diventare aiuto cuochi e operatori di sala, o meccanici; inoltre il progetto si rivolge ai Neet, cioè i giovani che hanno rinunciato sia a studiare sia a trovare lavoro.

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