Cronaca / Circondario
Domenica 14 Agosto 2016
Io, sopravvissuto all’incrocio dell morte
«Le auto corrono troppo, si intervenga»
Valmadrera, parla il pensionato investito tra via Roma, viale Promessi Sposi e via XX Aprile - In altri due incidenti c’erano state vittime: «Tanti automobilisti accelerano alla vista del giallo»
È stato dimesso ed è convalescente Carmine Mercuri, il 76enne investito nei giorni scorsi al famigerato incrocio tra via Roma, viale Promessi Sposi e via XXV Aprile: è l’unica vittima a poterlo raccontare.
Infatti, già due, lì, sono stati i morti e, come affermato dallo staff della vicina farmacia “San Valerio” uscito a soccorrerlo, «se si fosse trattato di un uomo meno in gamba, adesso piangeremmo il terzo».
Il nodo dei semafori
L’auto che ha investito Mercuri sopraggiungeva dal rettilineo di viale Promessi Sposi; l’uomo, sulle strisce, attraversava via XXV Aprile. «È palese – dice – che l’amministrazione comunale non tiene in grande considerazione la sicurezza dei pedoni: pensa di più a garantire la circolazione delle auto».
La recente richiesta delle forze politiche, dopo l’ultimo incidente mortale, di una diversa sincronizzazione dei semafori è stata scartata dalla Polizia locale in quanto «causerebbe code». Rimarca Mercuri: «Intanto, è risaputa la pericolosità dell’incrocio e che, per esempio, tanti veicoli provenienti dai rettilinei accelerano, anziché frenare, alla vista del semaforo giallo. Nel mio caso, il verbale stesso dei vigili urbani attesta che stavo “per ultimare l’attraversamento” e mi trovavo “nelle vicinanze del marciapiede”; sono infatti “caduto sul marciapiede”; sono stato “urtato sul fianco destro” dall’automobilista “senza riuscire a frenare”: mi pare d’obbligo, allora, interrogarsi sulla velocità che i veicoli raggiungono a quell’incrocio».
Tutti i particolari su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 14 agosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA