Investì ed uccise Boukarè Guebre,
ha patteggiato oggi tre anni per omicidio stradale la giovane donna di Barzanò

La tragedia era avvenuta lo scorso 8 ottorbe ad Olginate. Oggi il gup ha pronunciato sentenza di applicazione pena accogliendo l’accordo raggiunto fra l’avvocato difensore e il pubblico ministero. La difesa ha documentato tutti gli sforzi per risarcire, tramite assicurazione, la famiglia della vittima con le difficoltà e i tempi lunghi che conseguono dal fatto che si trova in Burkina Faso

Ha patteggiato una pena di tre anni per omicidio stradale. Martina De Luise, 35 anni, di Barzanò, nella notte dello scorso 8 ottobre era alla guida della vettura che a Olginate ha investito e ucciso, scappando poi senza fermarsi a dare soccorso, Boukarè Guebre, 39 anni, residente a Garlate ma originario del Burkina Faso (dove aveva lasciato la moglie e i tre figli). Arrestata dopo alcuni giorni, con la disposizione della misura cautelare dei domiciliari, era stata accusata di omicidio stradale e omissione di soccorso, con l’aggravante di essere risultata positiva all’alcol test una volta raggiunta dalle forze dell’ordine, poche ore dopo l’incidente.

Oggi il gup Salvatore Catalano ha pronunciato sentenza di applicazione pena accogliendo l’accordo raggiunto fra l’avvocato difensore Alessandra Carsana e il pubblico ministero Simona Galluzzo. Un accordo che si regge anche sul fatto che la difesa ha documentato tutti gli sforzi in essere per risarcire, tramite assicurazione, la famiglia della vittima con le difficoltà e i tempi lunghi che conseguono dal fatto che si trova in Burkina Faso. All’imputata è stata, inoltre, revocata la patente. Subito dopo la sentenza, la difesa ha presentato istanza per chiedere la revoca della misura cautelare dei domiciliari ai quali la donna è sottoposta da cinque mesi.

La tragedia era avvenuta all’alba lungo la provinciale, a Olginate. Poco prima delle 5 del mattino, Guebre stava pedalando in sella alla bicicletta per raggiungere Valgreghentino dove era atteso al lavoro. Giunto nel tratto di provinciale che scollina per poi scendere verso Valgreghentino, era stato investito da una Volkswagen Polo. La persona al volante, invece di fermarsi per prestare soccorso, si era allontanata velocemente, salvo doversi fermare a qualche centinaio di metri di distanza per togliere la bicicletta rimasta incastrata sotto la scocca della propria autovettura. Poco più tardi Guebre era stato trovato a terra da un passante che aveva lanciato l’allarme (lo stesso uomo che aveva aiutato la donna a togliere la bicicletta incastrata sotto l’auto); ma quando era stato infine soccorso le sue condizioni erano ormai troppo gravi ed era spirato.

La donna al volante della Polo era poi stata rintracciata dai carabinieri anche grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, oltre alla testimonianza di chi l’aveva vista mentre si fermava per togliere la bicicletta da sotto la vettura. La Procura una volta chiuse le indagini, aveva chiesto il giudizio immediato. L’istanza era arrivata in seguito al deposito delle risultanze delle perizia cinematica e degli altri accertamenti che puntavano a dimostrare le responsabilità dell’imputata. Oggi il patteggiamento.

Un prezioso aiuto per i tre figli piccoli di Guebre è arrivato dall’Ablp - Associazione Burkinabè di Lecco e provincia,per un totale di 3.300 euro. Una misura di sostegno che l’associazione, che riunisce gli immigrati lecchesi di origine burkinabè, aveva voluto lanciare per dare un aiuto alla moglie dell’uomo.

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