Il ponte di Brivio chiude sedici mesi per lavori

Il massiccio intervento di ristrutturazione potrebbe partire a inizio 2025

Diciotto mesi di lavori e la chiusura totale al traffico per sedici mesi. È quello che Anas prospetta per il ponte di Brivio, che sarà sottoposto a un massiccio intervento di ristrutturazione.

L’infrastruttura, realizzata tra il 1911 e il 1917, ha infatti bisogno di un robusto intervento di rinforzo. La tempistica, ancora di larga massima, è stata illustrata dai tecnici di Anas al Parco Adda Nord, nel corso di un incontro svoltosi qualche settimana fa. Al tavolo, oltre ai rappresentanti del parco, che hanno convocato la riunione, c’erano anche i sindaci di Brivio e Cisano.

Non si sa quando i lavori potranno partire. Per l’apertura del cantiere mancano infatti ancora le necessarie autorizzazioni. Al parco Adda Nord, per esempio, ne sono state presentate due (una paesaggistica e l’altra riguardante l’incidenza). Entrambe sono ancora in itinere. Tuttavia, è probabile che, l’anno prossimo potrebbe essere quello buono per l’apertura del cantiere che avrà conseguenze drammatiche su tutta la viabilità della zona. I prossimi mesi, infatti, potrebbero essere sufficienti per ottenere le necessarie autorizzazioni per poi avviare i lavori all’inizio del 2025 o anche prima, per poi ultimarli entro la fine del 2026.

«In queste settimane - spiega Francesca Rota, presidente del parco Adda Nord - Anas sta chiedendo le autorizzazioni necessarie, contattando ente per ente. Per motivo che non discuto, ha preferito seguire questa strada piuttosto che convocare la classica conferenza di servizi. Da parte nostra, abbiamo avanzato alcune richieste per quello che riguarderà la modalità di lavoro. Riteniamo infatti importante che il cantiere sia il meno impattante possibile per la fauna ittica». La presidente auspica inoltre una gestione ottimale della tempistica e del traffico. «Speriamo che si organizzino bene, visto che si interverrà anche sul ponte di Paderno e su quello di Olginate».

L’intervento sarà massiccio anche se solo di rinforzo. «Avevamo ipotizzato la realizzazione di una sorta di balcone per le biciclette e i pedoni - racconta Bruno Facheris, tecnico del parco - considerato che il marciapiedi attuale non è quasi praticabile. Anas ci ha risposto di no. Precisando che intendono eseguire solo opere di consolidamento». I lavori procederanno per campate, una alla volta. Di conseguenza, la chiusura sarà obbligatoria.

Prima di tutto saranno rifatte le solette e tutto il piano viario. Quindi, per rinforzare la struttura, all’esterno del ponte saranno inseriti tutta una serie di tiranti lungo i profili esistenti. In pratica, attorno al ponte sarà costruito una specie di esoscheletro che ne aumenterà la robustezza. Nel corso della prima fase dei lavori, saranno risabbiate anche tutte le parti metalliche della struttura che ha oltre un secolo di vita. Ad oggi, nessuno sa precisamente quando il cantiere potrà partire. Ma è assai probabile che tra pochi mesi attraversare l’Adda non sarà più così facile.

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