Cronaca / Circondario
Mercoledì 30 Agosto 2017
Il Comune sostiene la festa della birra
Polemica: si diffonde l’alcol tra i giovani
Nel fine settimana a Villa Sirtori è in programma l’iniziativa dedicata ai birrifici locali, l’ex presidente Pro loco: «Ma noi fummo accusati di promuovere comportamenti sbagliati»
Un evento dedicato alla birra e ai birrifici artigianali locali. E scoppia la polemica per il sostegno dato dall’amministrazione comunale a una manifestazione incentrata su una bevanda alcolica.
L’evento intitolato “Birra a Fiume” è in calendario da venerdì 1 settembre a domenica 3, nel parco di Villa Sirtori. Otto microbirrifici del territorio promuoveranno i loro prodotti e ci saranno ad accompagnare le giornate di festa, musica e hamburger. È previsto un biglietto di ingresso di 2 euro che da diritto anche ad un bicchiere e le birre da degustare costeranno 2 euro, mezza pinta, 4 euro la pinta. “Birra a Fiume” è organizzato dall’associazione “Che BorDello”, che promuove diverse iniziative a scolo benefico in memoria del giovane Davide “Dello” Dell’Oro, morto a soli 28 anni, con l’appoggio del comune di Olginate.
A sollevare perplessità è Vittorio Panebianco, ex presidente della Pro loco e membro del gruppo Aido di Olginate e Valgreghentino. «Anni fa in occasione della “Festa della birra” erano sorte più volte polemiche per il fatto che fossero eventi che promuovevano, si diceva, il consumo di alcol tra i giovani. Addirittura l’amministrazione comunale era arrivata a far effettuare controlli sull’alcol e a richiedere la presenza di alcol test in simili manifestazioni . Ora invece, l’amministrazione non solo appoggia una manifestazione dedicata solo alla birra, che promuove il consumo di questa bevanda, ma dà il parco di Villa Sirtori come spazio per lo svolgimento. I tempi evidentemente sono cambiati e si usano due pesi e due misure».
In merito a queste perplessità e critiche, Antonio Sartor, capogruppo di maggioranza replica: «Innanzitutto vanno precisate due cose , il titolo “Birra a fiume” si riferisce al fatto che l’evento è organizzato a due passi dall’Adda, non che si serviranno fiumi di birra. Poi, non si tratta di una festa della birra, ma di un evento dedicato alla degustazione di birre, per di più prodotte da micro birrifici locali».
E aggiunge: «Panebianco si riferisce a polemiche sorte anni fa, ai tempi dell’ex sindaco Miriamo Cornara, quando facevo parte della sua giunta. Allora si era dato appoggio alla festa della birra in quanto manifestazione aggregativa. E allora, come oggi, si sceglie di sostenere manifestazioni che hanno lo scopo di ravvivare il paese. Visto più che ci si lamenta sempre che qui c’è nulla e visto poi che la manifestazione non ha scolo di lucro , ma ha lo scopo di sostenere progetti benefici».
E ci tiene a precisare: «L’organizzazione provvederà a informare, come per ogni evento, la Prefettura e c’è da dire infine che saranno degustazioni, non rave party. L’ingresso a pagamento permetterà anche di controllare gli accessi».
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