Cronaca / Circondario
Sabato 20 Febbraio 2016
Il commosso addio a don Olinto
«Spirito libero, prete fino in fondo»
Galbiate, una quindicina di sacerdoti per concelebrare il funerale del don, morto a 92 anni. Tantissimi fedeli e anche estimatori dell’artista. «Era un modello unico, non ce ne sarà un altro»
Un quindicina di sacerdoti - tra cui il vicario episcopale don Maurizio Rolla, il decano don Maurizio Mottadelli e il superiore provinciale della Famiglia dell’Opera don Guanella, don Marco Grega - hanno concelebrato ieri il funerale di don Olinto Garavaglia, deceduto mercoledì sera, a 92 anni; una gran folla ha seguito le esequie: fedeli, ma anche «estimatori del don Olinto artista, provenienti da Galbiate, da Lecco, dall’hinterland», come rimarcato dal parroco, don Enrico Panzeri, che con don Olinto ha condiviso decenni di ministero sacerdotale; schietta, la sua omelia.
«Una caratteristica di don Olinto non richiede nemmeno di essere sottolineata: l’affabilità, la cortesia; certo, la sua inconfondibile verve avrebbe reso più bello questo nostro saluto, comunque sentito e grato. Oggi, qui – ha assicurato – non perderemo di vista la funzione della predica, che è di far riecheggiare le parole del Vangelo: non di solo pane, si dice e, proprio per questo, il nostro limite umano fa tuttavia prevalere talvolta le emozioni, i ricordi e i sentimenti sull’ascolto, anche della Parola; senza venire meno, dunque, alle norme liturgiche tenterò una mediazione com’era anche nella personalità di don Olinto, così ricca nella sua molteplicità di interessi. Mi si perdoni la franchezza – ha proseguito don Enrico – ma don Olinto era un modello unico: non ce ne sarà un secondo; era uno spirito libero: nel modo di parlare, di scegliere, di agire di fronte ai singoli e alla comunità; però, mi domando: c’è qualcuno qui che può ricordare Olinto senza essere “don” cioè un don Olinto che non fosse prete? A ciò non ha mai rinunciato: non nell’esteriorità, bensì nell’adesione profonda alla fede».
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