Cronaca / Circondario
Martedì 29 Maggio 2018
I sindaci leghisti da Pescate a Oliveto
Via la foto di Mattarella
I primi cittadini leghisti De Capitani e Polti
hanno tolto l’immagine del presidente della Repubblica
La foto di Francesco Bergoglio era stata tolta già da tempo, sostituita con quella del papa emerito Joseph Ratzinger. Ora il medesimo destino è toccato del presidente della Repubblica: al posto di Sergio Mattarella c’è l’effige di Francesco Cossiga.
Sembra di essere tornati indietro nel tempo, nell’ufficio del sindaco di Pescate o Dante De Capitani. «Lo avevo annunciato domenica sera, subito dopo la decisione presa dal Presidente Mattarella - ricorda - E l’ho fatto».
«Vecchie foto che danno nuovo impulso per andare avanti - spiega - Ho scelto Cossiga, e non Pertini, perché quest’ultimo sarebbe stato troppo scontato. Ai tempi di Cossiga si viveva meglio in Italia. Pur con i difetti che ha avuto, è stato importante per il nostro Paese. Era un “Picconatore” sopra le righe, un po’ come lo sono io».
In merito al no di Mattarella a Paolo Savona come ministro per l’economia, De Capitani commenta: «Abbiamo assistito a una brutta pagina della storia della nostra Repubblica. Sono amareggiato perché questo conferma quanto penso sullo Stato. Ho sempre detto che non avrei partecipato, nemmeno quest’anno, alla festa del 2 giugno, soprattutto adesso che è stato impedito al primo governo del cambiamento, di lavorare per risolvere i problemi che tutti i precedenti governi hanno creato. Si è disconosciuto il voto di milioni di italiani. E non ci si sorprenda se sempre più persone dichiarano di non votare: tanto è inutile».
De Capitani ha condiviso le sue opinioni anche sulle sue pagine sui social. E come sempre ha scatenato il dibattito con decine e decine di like e altrettanti commenti.
«Rispetto la carica istituzionale del presidente - tiene a dire - ma la critica è legittima. Io stesso ho eliminato dei commenti troppo offensivi o fuori luogo».
Anche Bruno Polti, sindaco di Oliveto, ha “bannato” Mattarella. «Ero al lavoro - racconta - ho contattato l’assessore Paolo Negri e gli ho chiesto di andare nel mio ufficio e di togliere dal muro la fotografia del Presidente. Foto che è stata riposta in un armadio. È stata una mia scelta, non sapevo neppure dell’invito rivolto dall’onorevole Grimoldi. Mattarella non rappresenta più gli italiani. Cossiga? Era troppo avanti, per questo molti non lo hanno capito».».
La foto resterà invece esposta in Consiglio: «È un luogo istituzionale e lì resterà appesa».
In Valsassina, l’identica decisione è stata presa dal sindaco Alessandra Ballabio. E sulla propria pagina Facebook ha scritto: «Questo 2 giugno la Repubblica dei cittadini e del diritto non ha nulla da festeggiare».
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