I ragazzi degli oratori della zona di Olginate al funerale di Papa Francesco

Una delegazione di adolescenti dell’Area omogenea degli oratori di Olginate, Garlate, Pescate, Valgreghentino e Villa San Carlo alle esequie in San Pietro, insieme a don Andrea Mellera

Olginate

Sveglia all’alba, chilometri percorsi a piedi, lunghe code e attesa, ma a guidarli la volontà di rendere omaggio alla memoria del loro Papa, Francesco.

C’era anche una delegazione di adolescenti dell’Area omogenea degli oratori di Olginate, Garlate, Pescate, Valgreghentino e Villa San Carlo alle esequie in San Pietro. Tra centinaia di migliaia di fedeli, una ventina di ragazzi e ragazze di Olginate e dintorni, ha vissuto quelle ore con raccoglimento, commozione. Ma soprattutto grande consapevolezza che questo giorno di dolore, per loro come per milioni di credenti in tutto il mondo, è stato anche un momento storico. Il giorno dell’addio a un grande uomo, a un Papa che ha parlato di pace, di fratellanza e di fede e che ha saputo anche portare la chiesa tra i giovani.

Ad accompagnare le ragazze e i ragazzi dell’Olginatese in questi giorni importanti e di sicura crescita, c’erano don Andrea Mellera, responsabile della pastorale giovanile e Michele Motta, educatore con lunga esperienza sia come volontario che educatore, nei grandi eventi vaticani.

Tra folle di persone, massiccio dispiegamento di forze dell’ordine e perfino biscotti con l’effige di papa Francesco in vendita nei negozi, i ragazzi sono riusciti a ritagliarsi momenti di raccoglimento per pregare e riflettere sulla solennità dell’evento.

A raccontarlo sono stati gli stessi ragazzi, partiti da Olginate venerdì mattina, che sono stati anche intervistati da una troupe del Tg 1. Hanno raccontato di quanto sentissero vicino il papa e quanto sia stato per loro importante esserci e affidarlo con le preghiere di tutto il mondo cattolico, a Dio. E quando nell’omelia, il cardinale Re ha affermato che la chiesa è una casa dalle porte sempre aperte, da tutti i presenti è partito un grande applauso. Un momento che ha colpito i giovani olginatesi.

Irene Gilardi ci ha raccontato: «Siamo partiti per venire a vivere il Giubileo degli Adolescenti che si concluderà domenica. La canonizzazione di Carlo Acutis come tutti sanno è stata annullata e gli eventi ci hanno portato così a essere presenti a Roma e in Vaticano nei giorni del funerale del Santo Padre. Venerdì pomeriggio abbiamo reso omaggio alla sua salma, in Basilica. Mentre sabato ci siamo svegliati alle 4.30 del mattino ci siamo diretti a piedi e affrontato come tutti una lunga coda, per presenziare all’ultimo saluto».

Mentre Pietro Bonacina ha aggiunto: « Papa Francesco è stato il nostro papa, per molti di noi è stato il primo papa che abbiamo conosciuto e abbiamo visto come è stato accanto a noi giovani e ai bambini» .

© RIPRODUZIONE RISERVATA