Cronaca / Circondario
Mercoledì 18 Aprile 2018
I disservizi delle Poste non finiscono mai
Proteste a Civate: «I pacchi non arrivano»
Si allunga l’elenco delle segnalazioni di cittadini che lamentano la mancata consegna. La direzione preannuncia verifiche ma anticipa che non vi sono anomalie.
Il postino non suona mai due volte: anzi, a Civate – secondo numerose lamentele – non suona proprio. Le proteste provengono soprattutto dai cittadini che fanno acquisti online, una modalità sempre più diffusa e che muove una fetta crescente di mercato; i destinatari dei pacchi, però, sono perlopiù tutt’altro che incentivati a stare al passo coi tempi e comprare dai siti Internet, viste le disavventure frequenti. Il coro dei civatesi scontenti è unanime su alcuni disservizi, che risultano particolarmente diffusi: uno è senz’altro quello di «mettere l’avviso nella casella della posta, anziché suonare per effettuare la consegna»; l’altro è «lasciare il pacco sul muretto, alla mercé di chiunque passi e lo potrebbe, perciò, tranquillamente prendere e portare via».
Le segnalazioni, con immancabile eco sui social media, sono numerose: in tutti i casi, i destinatari degli acquisti assicurano che si trovavano «in casa per tutta la mattina», quando il portalettere ha lasciato l’avviso nella cassetta o il plico sulle recinzioni, «senza neppure suonare il campanello». Da parte di Poste italiane, l’Ufficio stampa – interpellato sulle proteste – assicura che «sono state avviate delle verifiche e dei monitoraggi puntuali sui presunti disservizi nella consegna delle raccomandate e dei pacchi. Da una prima analisi, risultano però rispettate tutte le procedure di consegna degli oggetti a firma (raccomandate e pacchi) che prevedono il rilascio dell’avviso di giacenza dopo aver verificato l’assenza del destinatario».
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