Cronaca / Circondario
Venerdì 28 Luglio 2017
Garlate, sindaco sul piede di guerra
«Stop ai lavori. E anche ai profughi»
Bloccato con un’ordinanza il cantiere della palazzina. Dovrà ospitare quindici immigrati, ma il Comune non è stato informato di nulla
Stava effettuando degli importanti lavori edili negli appartamenti e all’esterno del proprio edificio con lo scopo di sistemare i locali e accogliere una quindicina di migranti.
Peccato che secondo l’amministrazione comunale non si trattava di lavori autorizzati e nessuno, non la cooperativa i questione, non la Prefettura di Lecco, si fosse premurata di informare il sindaco Giuseppe Conti. Con il risultato che i lavori sono stati bloccati con un’ordinanza e in paese sono esplosi polemiche e allarme.
Il primo cittadino è furioso: «Se non si agisce nella legalità, qui a Garlate nessuno entra. Senza chiarezza, coinvolgimento della comunità locale e legalità non si va da nessuna parte». Quindi ricostruisce i fatti: «Mercoledì pomeriggio ho emesso un’ordinanza di sospensione lavori relativo ad un cantiere non autorizzato in via Valmolina. Nell’ambito della normale attività di prevenzione e controllo, abbiamo effettuato due sopralluoghi, anche con l’ufficio tecnico e la Polizia locale».
E così si è scoperto dell’imminente arrivo dei profughi. «Il proprietario ha dichiarato a verbale, che i lavori non autorizzati erano finalizzati all’arrivo di migranti, sulla base di un contratto di affitto sottoscritto con una cooperativa e su indicazioni della Prefettura». Pesante il commento di Conti.
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