Cronaca / Circondario
Venerdì 21 Maggio 2021
Garlate, reti nel lago durante la frega
Bracconieri filmati e multati
Dura condanna ai pescatori di frodo da parte di Simonetti (Fipsas)
«La sanzione di cinquantun euro è ridicola rispetto al danno provocato»
Bracconieri nel lago: posano le reti, vietate, durante la frega dei cavedani per fare un ricco bottino da rivendere. Un gesto che però costerà solo 51 euro di sanzione a questi pescatori che sono stati filmati e fotografati.
«Disgustoso»
«Quanto successo è disgustoso - sbotta Stefano Simonetti, presidente della Federazione pesca sportiva e attività subacquea, più nota come Fipsas -, nei giorni scorsi, alcuni noti pescatori professionali lecchesi hanno posizionato delle reti vietate durante la “frega” del pesce sulla riva lecchese del lago di Garlate. Un gesto di enorme gravità poiché non consente la corretta riproduzione del pesce e crea un importante danno ittico. Questo dimostra che alcuni pescatori professionisti non hanno il minimo rispetto per le regole e guardano solo ad un profitto in danno a tutti gli altri pescatori, dilettanti o professionisti, rispettosi delle regole. Servono regole più severe per la pesca professionale e non una sanzione da soli 51 euro».
Ogni anno la Fipsas Lecco, su richiesta di Regione Lombardia mette in campo opere ittiogeniche, quali la posa delle fascine per la riproduzione del persico, la semina dei lucci, la semina dei salmerini, il contrasto degli alloctoni e ittiofagi e la vigilanza.
«Il bacino di Garlate è importantissimo per la riproduzione della fauna ittica e quindi chiediamo all’assessore regionale Fabio Rolfi un intervento immediato nel piano ittico regionale con la chiusura di ogni forma di pesca professionale, in tutto il bacino di Garlate, come segno concreto contro queste attività e per garantire la corretta riproduzione della fauna ittica - sbotta Simonetti -. Ogni anno organizziamo incontri con le scuole per insegnare agli studenti il rispetto per l’ambiente, il rispetto per il nostro lago e soprattutto per le regole e la bellezza di trascorrere qualche ora esercitando la pesca sportiva, e poi succedono questi episodi di bracconaggio».
Ora provvedimenti
I bracconieri sono stati fotografati e filmati «mente posavano le reti a riva, durante la frega, un gesto gravissimo e auspichiamo che Regione Lombardia prenda immediati provvedimenti - prosegue Simonetti -. Siamo stanchi di questi atti di bracconaggio nel lago di Garlate, Regione Lombardia deve intervenire, con la modifica del piano ittico regionale e l’immediata convocazione della Consulta del bacino del Lario per valutare ogni utile provvedimento di contrasto a queste attività di bracconaggio in danno di coloro che rispettano le regole».
La proposta è quella di vietare la pesca professionale sul lago di Garlate.
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